La Nuova Sardegna

ARDAULI. L'Avis e il Comune hanno consegnato alla comunità il primo dispositivo salvavita. Il defibrillatore è stato collocato in una teca all'esterno del municipio per facilitare a chiunque l'accesso nei momenti di necessità. In situazioni d'emergenza, in cui il fattore tempo gioca un ruolo decisivo per la salvezza dell'individuo, disporre della strumentazione sanitaria adatta è di estrema importanza. Una possibilità che fino a pochi giorni fa in paese non esisteva, ma la staffetta e la collaborazione tra volontariato e amministrazione civica hanno colmato la carenza. Il primo passo verso l'obiettivo di far diventare quella di Ardauli una comunità cardioprotetta è stato fatto l'anno scorso con la concessione alla sezione locale dell'Avis di un contributo di 2.500 euro da parte del Comune. Il sodalizio presieduto da Graziano Sussarellu si è quindi attivato per reperire sul mercato la strumentazione portatile che consente di rianimare un infartuato in attesa dell'intervento dell'unità di soccorso avanzato. Il passo successivo, preannunciato dall'amministrazione guidata da Massimo Ibba, sarà di organizzare un corso rivolto alla popolazione per prepararla ad un uso corretto dell'apparecchio semiautomatico. (mac)