La Nuova Sardegna

Oristano

Blitz e arresti nella “cantina” della droga

di Enrico Carta
Blitz e arresti nella “cantina” della droga

Sgominata banda di spacciatori e sequestrati 45 chili di stupefacente: tre persone in carcere, obbligo di dimora per otto

02 dicembre 2021
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ORISTANO. La polizia viola il bunker di Torangius e mette al tappeto una banda, mica tanto piccola, di spacciatori. I chili di marijuana sequestrati sono quarantacinque, ma in mezzo a tanta “erba” spuntano anche una pistola e metodi intimidatori da serie tv, con tanto di palazzoni a far da contorno, proprio come nel quartiere alla periferia nord est della città, dove il punto di riferimento era “La Cantina”. Non è il nome di una trattoria o di un’enoteca e non ci si andava a prendere vino, ma a comprare marijuana in gran quantità, con un via vai che era iniziato ben prima delle perquisizioni di due giorni fa. Martedì il blitz di cinquantacinque uomini e donne della Squadra mobile, del reparto prevenzione crimine Sardegna e delle unità cinofile della questura, ha portato all’emissione di dodici misure cautelari, di cui tre in carcere, anche se uno è destinatario di un doppio provvedimento, e gli altri con l’obbligo di dimora.

C’è anche chi ha provato a sfuggire alle manette gettando dalla finestra una busta con cinque chili di droga, ma la casa in cui abita era già circondata e i poliziotti coordinati dal dirigente Samuele Cabizzosu non hanno fatto altro che raccogliere il corpo del reato. L’operazione era scattata dopo che la giudice per le indagini preliminari Federica Fulgheri aveva accolto le richieste di misure cautelari inoltrate dal pubblico ministero Silvia Mascia. Alla fine vanno dietro le sbarre Andrea Cauli e Matteo Cauli, padre e figlio di 51 e 19 anni entrambi di Oristano, e Alessia Perra, oristanese di 34 anni. A quest’ultima viene contestata anche la detenzione di una pistola che, secondo quanto accertato dalla polizia, sarebbe servita per minacciare i debitori.

Il meccanismo era oliato e nessuno poteva sgarrare, ma non sempre i componenti della banda riuscivano a incassare il dovuto. Capitava infatti che, chi aveva avuto in conto vendita la droga, non riuscisse poi a pagarla. Persa la pazienza, le persone al vertice decidevano quindi di fare un giretto in campagna con i cattivi pagatori e, se qualche schiaffo non bastava per intimidirli, mostravano anche il “ferro” per far capire che non c’era modo di sfuggire agli esattori.

Le altre misure cautelari, tutte con obbligo di dimora, riguardano l’oristanese di 48 anni, Maria Assunta Pinna, moglie di Andrea Cauli e madre di Matteo; Giovanni Atzori, 41 anni di Cabras; Andrea Boasso, 49 anni di Oristano; Andrea Frongia, 40 anni di Oristano; Daniele Manca, 32 anni di Fordongianus; Daniele Pau, 19 anni di Oristano; Rimedia Pippia, 50 anni di Oristano; Marcella Ileana Pes, 63 anni anch’ella di Oristano. Per F.B., 20 anni di Oristano e dodicesimo indagato – il tredicesimo è un minorenne – è stata invece rigettata la richiesta.

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