La Nuova Sardegna

Oristano

ghilarza 

Scritte offensive e antisemite nelle strade di periferia

di Maria Antonietta Cossu
Scritte offensive e antisemite nelle strade di periferia

GHILARZA. Frasi oltraggiose contro le comunità di Ghilarza e di Abbasanta sono apparse ieri, venerdì 3 dicembre, nelle strade di periferia dei due centri. Gli autori sono ignoti, ma la coincidenza...

04 dicembre 2021
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GHILARZA. Frasi oltraggiose contro le comunità di Ghilarza e di Abbasanta sono apparse ieri, venerdì 3 dicembre, nelle strade di periferia dei due centri. Gli autori sono ignoti, ma la coincidenza con le prime sortite dei ragazzi della leva dei diciottenni ha fatto ricadere i sospetti su alcuni gruppi di neo maggiorenni residenti nei paesi confinanti. A indignare in modo particolare l’opinione pubblica è stato l’uso in senso spregiativo del termine «Ebrei» rivolto ai ghilarzesi, avvisaglia di un sentimento antisemita che non appartiene certamente né a Ghilarza né ad Abbasanta.

In tanti hanno stigmatizzato gli insulti provenienti da una parte e dall’altra, sia per il significato intrinseco sia per l’immagine distorta e lesiva che hanno rimandato all’esterno delle due comunità. Sulla vicenda hanno preso le distanze i coetanei di Norbello, che si sono detti «totalmente estranei al le scritte che hanno offeso gli amici di Abbasanta e Ghilarza».

L'increscioso episodio si è verificato quasi nelle stesse ore in cui l’amministrazione comunale di Ghilarza revocava ai neo diciottenni del paese la disponibilità dei locali concessi per le attività della leva. Pochi giorni fa le pareti interne dell’edificio di via Marconi erano state imbrattate con scritte offensive nei confronti di alcuni concittadini. Appena venuti a conoscenza del fatto gli amministratori hanno disposto lo “sfratto” dando qualche giorno di tempo ai ragazzi per sgomberare i locali. Ieri i giovani hanno consegnato le chiavi. «Eravamo stati chiari – ha detto il sindaco Stefano Licheri –. Il Comune collabora con i ragazzi della leva, ma a condizione che vengano rispettate le regole e tra queste c’è l’astenersi dallo scrivere frasi offensive verso chiunque.» Il primo cittadino ha condannato anche le scritte comparse sulle strade: «Sono gesti sempre ingiustificabili, ma frasi di un certo tenore sono intollerabili.»

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