La Nuova Sardegna

Oristano

Tentò di adescare due bimbi, a processo

di Enrico Carta
Tentò di adescare due bimbi, a processo

Respinta la richiesta di patteggiamento di un ambulante 49enne che molestò sul lungomare le vittime di 7 e 11 anni

10 dicembre 2021
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ORISTANO. Doveva essere solo un pomeriggio di giochi e spensieratezza. Invece per due amichetti è stato un quasi incubo. Non lo sarà, se saranno capaci di dimenticare o di superare il trauma causato, secondo le accuse, da un ambulante bengalese di 49 anni che si trovava a esporre la sua merce in una bancarella del lungomare di Torregrande. Lì passavano, il 9 luglio del 2020, i due amichetti. Uno aveva undici anni, l’altro appena sette e si trovarono alle prese con le voglie dell’uomo che tentò di adescarli.

Secondo il pubblico ministero Valerio Bagattini, sulla base della denuncia fatta dai familiari dei due bambini, l’ambulante, approfittando del fatto che stessero passando davanti a lui, li avrebbe dapprima bloccati, poi gli avrebbe dato dei baci sulla guancia. Non pago di ciò avrebbe anche palpeggiato uno di loro nelle parti intime, rivolgendogli frasi sconce e chiedendogli di denudarsi. I due bambini erano andati via immediatamente e, poco più tardi, avevano raccontato tutto ai genitori che, tra l’incredulo e l’infuriato, avevano presentato denuncia alle forze dell’ordine.

Il caso è quindi finito in procura da dove è partita la richiesta di rinvio a giudizio per abuso sessuale, aggravato dal fatto che le due vittime non avessero gli strumenti per difendersi, vista la loro giovanissime età. Sembrava che il caso potesse chiudersi con un patteggiamento a due anni e la sospensione condizionale, dal momento che il pubblico ministero e l’avvocato difensore Fabio Costa avevano trovato un accordo sull’entità della pena, condizionandola anche a un risarcimento del danno che però c’è stato in misura molto ridotta rispetto a quanto stabilito in accordo con le parti – i due bambini tramite i loro familiari si costituiranno parte civile assistiti dall’avvocatessa Katia Ledda –.

In ogni caso, la giudice per le udienze preliminari Federica Fulgheri ha rigettato la richiesta di patteggiamento. A quel punto la strategia difensiva è mutata e l’avvocato ha optato per il rito abbreviato, che verrà celebrato nei prossimi mesi e con una diversa giudice, dal momento che il magistrato di ieri ha già effettuato il pronunciamento contrario al patteggiamento e non può esprimere un parere per due volte nello stesso processo.

Per il momento a incastrare l’imputato ci sono proprio le testimonianze dei due amichetti, giudicate attendibili e veritiere dai periti che le hanno esaminate. Le coincidenze nei racconti sono tantissime, mentre le discordanze nella ricostruzione, sin dall’inizio, sono state praticamente inesistenti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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