La Nuova Sardegna

Oristano

Via De Gasperi, l’affare si complica

di Giuseppe Centore
Via De Gasperi, l’affare si complica

Il segretario generale del Comune boccia la bozza di delibera preparata dagli uffici che oggi andrà in Consiglio

23 dicembre 2021
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. In via De Gasperi qualcuno si farà male. E non stiamo parlando delle condizioni di marciapiedi e manto stradale quanto piuttosto del pasticciaccio della palazzina che sta sorgendo, mai parto fu più faticoso, all’angolo con via Leone XIII. Oggi il consiglio comunale dovrebbe votare il via libera alle modifiche progettuali, partendo dal documento presentato dagli uffici sul tema.

Si tratta di una proposta di delibera, necessaria, che invece viene giudicata «carente sotto l’aspetto istruttorio e motivazionale» dallo stesso segretario generale del Comune Mario Basolu, che alcune settimane fa ha preso virtualmente carta e penna e ha scritto al presidente del Consiglio, al sindaco e per conoscenza al dirigente del settore Sviluppo del Territorio Giuseppe Pinna, dove boccia, pur nel linguaggio amministrativo la delibera. «Nel dispositivo della proposta, inoltre – prosegue Basolu – si dispone "di prendere atto che a seguito di quanto viene deliberato, e dell'esito dell'iter tecnico/amministrativo, la bozza di convenzione potrebbe essere oggetto di modifica in sede di stipula”. Tale previsione “ampia e indeterminata” non risulta legittima, in quanto, qualsiasi modifica, che non sia dovuta a ragioni di carattere formale per inserire le clausole necessarie per la stipula dell'atto, deve essere approvata dal consiglio comunale». Vista la nota del segretario generale, non è escluso che stasera il consiglio provveda a prendere tempo e a rinviare il voto sulle modifiche urbanistiche.

Ma sulla palazzina sequestrata nella primavera del 2020, perchè aveva “sforato” le altezze, pendono anche le decisioni della magistratura ordinaria, oltre che di quella amministrativa.

Il procedimento penale per abuso edilizio ai danni di Antonio Loddo e Adriano Sorrentino, titolare delle impresa e direttore dei lavori, è stato dichiarato estinto dal giudice monocratico a settembre perchè è intervenuta la sanatoria rilasciata dall’ufficio tecnico, che li ha sciolti dall’imputazione. Per uno dei due imprenditori gli appuntamenti con le aule giudiziarie non sono terminati perchè la stessa Procura favorevole al proscioglimento per abuso edilizio, ha firmato il decreto di citazione per il prossimo sei aprile con l’accusa di truffa perchè secondo il pm Chelo, Loddo insieme al coimputato avrebbe convinto alcuni acquirenti di appartamenti dello stabile a versare loro la caparra senza informarli che era aperto un procedimento per annullare il titolo edilizio e sospendere i lavori. Insomma, un palazzo nato sotto una cattiva stella. Vediamo se oggi ci sarà un briciolo di certezze.

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative