La Nuova Sardegna

Oristano

Le carte dell’urbanistica solo dolori per la giunta

Le carte dell’urbanistica solo dolori per la giunta

Oggi nuova puntata in consiglio comunale dedicata a via De Gasperi Le scelte dell’amministrazione oggetto di dubbi, ricorsi e contestazioni ripetute

28 dicembre 2021
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ORISTANO. Due partite molto simili, quelle legate alle palazzine in costruzione in via De Gasperi e all'housing sociale via Lepanto, potrebbero tenere banco negli ultimi mesi di mandato dell'amministrazione Lutzu. Sullo sfondo, la rottura fra una parte della maggioranza e l'ufficio tecnico che potrebbe diventare nelle prossime settimane uno scontro aperto. Il problema più imminente riguarda il complesso di via De Gasperi, su cui il Consiglio comunale dovrebbe esprimersi durante la seduta di stasera. Probabilmente non accadrà, l'orientamento prima di Natale era quello di ritirare la delibera dall'ordine del giorno per riportarla in commissione dove, però, il centro destra non ha i numeri e difficilmente i consiglieri di minoranza saranno disposti a garantire il numero legale. Una decisione, però, andrà presa entro le prime settimane del 2022.

Il permesso di costruire le due palazzine è stato annullato dal Tar per alcune inadempienze rispetto al Puc, legate soprattutto alle altezze massime consentite nella zona. Quanto già costruito è stato sanato, fatto che ha anche portato all'assoluzione dal reato di abuso edilizio di progettisti e imprenditori, ma le due ditte hanno presentato un piano attuativo che gli consentirebbe di costruire oltre il limite massimo di 13 metri imposto dal Tar. Il piano dovrebbe essere votato dal Consiglio e i rappresentati civici devono fare i conti anche con due diffide di segno opposto, che ovviamente potrebbero aprire la strada a richieste di risarcimento da capogiro: una li invita ad approvare il piano, l'altro a respingerlo. Si aggiunga che una parte della maggioranza non intende avvallare la linea proposta in questi anni dall'ufficio tecnico e gli ingredienti per una ricetta esplosiva sono tutti pronti per essere miscelati. Molto simile la vicenda dell'housing sociale di via Lepanto: il progetto è stato bocciato dal Tar sempre per motivazioni legate alle altezze, anche se per ora non risultano atti ufficiali da parte dell'azienda, né per chiedere la sanatoria delle fondamenta e del piano seminterrato già realizzati né per quanto riguarda la presentazione di un piano attuativo. Identiche le perplessità manifestate da parte della maggioranza. In entrambi i casi, il problema era noto da tempo, ma i piani attuativi non sono mai stati portati al voto dell'aula e si è preferito procedere con due concessioni edilizie diretta, poi bocciate sonoramente dal Tar. La questione politica non sembra di facile risoluzione, ma una decisione andrà presa, anche se qualcuno sarà scontentato. Il rischio è che, in caso di inerzia del Consiglio, le aziende chiedano la nomina di un commissario ad acta, la cui retribuzione sarebbe a carico del Comune.

Davide Pinna

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