La Nuova Sardegna

Oristano

I falegnami scommettono su Livio Urru

di Enrico Carta
I falegnami scommettono su Livio Urru

Sartiglia 2021, sarà lui il componidori della giostra del martedì di carnevale. Ieri sera la nomina nella sede del gremio

31 dicembre 2021
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ORISTANO. L’ottimismo è il profumo della vita, diceva il poeta Tonino Guerra, e i due gremi ne hanno voluto spargere tanto in questi ultimi giorni. Si dice che quante più stelle vengano infilzate durante la Sartiglia, tanto più la buona sorte garantirà prosperità alla città di Oristano. Stavolta però non si è voluto attendere il carnevale per scacciare le ombre nere del covid, si è invece giocato come se il covid non faccia parte della contesa. Il gremio dei contadini aveva anticipato il nome del capocorsa prima di Natale, ieri il gremio dei falegnami ha scelto il suo componidori.

Il presidente di San Giuseppe, Antonello Addari, ieri ha regalato la sorpresa alla città che, impegnata tra feste e contagi, non si aspettava forse la comunicazione in un tardo pomeriggio di giovedì. Ma già oggi è vigilia di festa e allora si è voluto allungare di un giorno il momento di gioia, aspettando le buone notizie e un carnevale vero, anche se con qualche limitazione. Nella sede del gremio in via Eleonora hanno fatto il loro ingresso Livio Urru – è lui il prescelto per guidare la giostra di martedì 2 marzo – e i suoi compagni di pariglia Attilio Balduzzi e Giuseppe Sedda.

Se questi ultimi due avevano già provato l’ebbrezza e la gioia dell’investitura a componidori, per Livio Urru è invece un’assoluta novità, anche se in passato aveva potuto provare quanto sia bello il coinvolgimento all’interno della pariglia del capocorsa, visto che aveva “accompagnato” proprio i suoi due amici quando fu il loro turno. A dire il vero, negli ultimi giorni, le voci davano come carte vincenti quelle con la figura di altri cavalieri, invece dal mazzo è spuntato il nome di un sartigliante sempre apprezzato. Dalla sua, oltre all’esperienza, ha anche l’abilità, oltre alla vicinanza col presidente del gremio, cosa che non guasta di certo.

Ora, prima di scendere in pista, il futuro componidori dovrà fare inevitabilmente i conti con il timore di veder spezzato il suo sogno che si sta per coronare. Gli indici sulla pandemia, negli ultimissimi giorni, non sono certo positivi, ma gli spiragli e le possibilità, perché si corra di nuovo dopo un anno di stop, ci sono tutti a cominciare dalle parole incoraggianti del prefetto, sebbene risalenti a qualche settimana fa. Che non sarà una Sartiglia vecchio stile appare chiaro a tutti sin da ora, ma è altrettanto vero che con le giuste precauzioni e senza pretendere la luna, si potrà correre. In fondo, i falegnami e Livio Urru alla luna neanche guardano, loro vogliono le stelle. Tante stelle, di latta e da infilzare dopo una belle galoppata sulla sabbia di via Duomo, lì a pochi passi da dove ieri, il componidori è salito in sella a tante emozioni.

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