La Nuova Sardegna

Oristano

Nuova Asl, inizia l’era di Angelo Serusi

di Giuseppe Centore
Nuova Asl, inizia l’era di Angelo Serusi

L’ex direttore amministrativo della Areus atteso da un compito difficile: invertire la decadenza del sistema sanitario locale

03 gennaio 2022
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ORISTANO. Cambia una lettera, ma in teoria molto di più. Il passaggio da Assl a Asl per Oristano non significa solo la riconquistata autonomia amministrativa, ma l’avvio di una nuova stagione, in teoria non più dettata da soggetti e istituzioni superiori. La Asl di Oristano adesso potrà decidere in libertà quali politiche sanitarie intraprendere, come e dove potenziare i servizi, lasciando solo le competenze ad appalti e personale alla neonata Ares. Cambio di compiti e cambio anche di manager. Intanto il calendario. Il nuovo direttore della Asl di Oristano rimarrà in carica, secondo la legge, per almeno tre anni e per non più di cinque. Già questo arco temporale dovrebbe assicurare quella continuità che negli ultimi anni Oristano non ha avuto, con direttori dimissionandi, altri a tempo, altri ancora palesemente precari. Non si tratta di aspetti di poco conto. Adesso insieme all’autonomia ci sarà anche la continuità amministrativa e di indirizzo. Un prerequisito per una buona amministrazione, ma anche questo mancava sino a ieri.

La nomina di Angelo Maria Serusi decisa dalla giunta regionale a fine anno, assegna all’ex direttore amministrativo dell’Areus un compito difficile: dovrà tentare di ricostruire un sistema sanitario territoriale diffuso e coerente che in questi tre anni, emergenza virus a parte, è stato prima saccheggiato poi demolito con piccoli ma continui atti che hanno impoverito oltre ragione il sistema.

Serusi troverà un elenco di emergenze lungo anche per palati forti: dal depotenziamento di quasi tutti i reparti ospedalieri al San Martino, allo smantellamento di fatto, imbellettato dalla propagandistica trovata dei “medici in affitto” del presidio di Ghilarza. Dalla carenza di medici di base, 40 in tutta la Provincia, alla riduzione della specialistica ambulatoriale. Dalla perdita di servizi e prestazioni sanitarie, alla ridotta attrattività professionale della Asl.

Serusi è atteso da mesi intensi: da ex amministratore locale sa quanto sia importante ricostruire dalle fondamenta un rapporto sincero e proficuo con i sindaci, al di là di quanto prevede la legge con la relazione tra Asl e conferenza territoriale sanitaria; da ex direttore amministrativo della Areus ha avuto uno sguardo non territoriale ma regionale sulle caratteristiche della sanità pubblica; da ex vicesegretario della Provincia di Nuoro conosce la pubblica amministrazione extrasanitaria.

Oggi Serusi avrà un primo incontro con l’assessore regionale Mario Nieddu, che trasmetterà direttive e auspici. Poi inizierà la sua era. Se sarà quella della rinascita o della prosecuzione di un indebolimento dei servizi pubblici lo potrà dire solo il tempo. Otto mesi sono sufficienti per capire la direzione di marcia.

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