La Nuova Sardegna

Oristano

La Cisl al direttore della Asl: «Serve un salto di qualità»

La Cisl al direttore della Asl: «Serve un salto di qualità»

ORISTANO. Lettera del segretario Funzione Pubblica della Cisl Salvatore Seoni al direttore della Asl Angelo Maria Serusi che chiede un deciso cambio di passo nella gestione e negli indirizzi di...

18 gennaio 2022
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ORISTANO. Lettera del segretario Funzione Pubblica della Cisl Salvatore Seoni al direttore della Asl Angelo Maria Serusi che chiede un deciso cambio di passo nella gestione e negli indirizzi di politica sanitaria. «Le criticità della sanità oristanese sono nodi irrisolti che provengono da molto lontano e derivano dalla conseguenza di scelte istituzionali incomprensibili e approssimative, spesso meramente di carattere ragionieristico, che non hanno reso possibile una corretta programmazione e gestione di un sistema articolato e complesso come quello sanitario.

La Cisl chiede che non si voglia sacrificare la legittima tutela della salute pubblica davanti all’altare del risparmio economico, con il rischio che si palesa ogni giorno più evidente che i tre presidi ospedalieri della provincia di Oristano, molto importanti per il nostro territorio, possano essere ridimensionati in maniera irreversibile. In questo contesto vi è realmente il rischio di compromettere la fruibilità dei livelli essenziali delle prestazioni sanitarie poiché le strutture ospedaliere sono fortemente impegnate nell’affrontare la crisi pandemica e c’è poco spazio per la cura di altre patologie, di cui alcune importantissime come quelle oncologiche o cardiovascolari».

Il segretario Funzione Pubblica della Cisl chiede quindi un «salto di qualità attraverso il potenziamento dei servizi sanitari ospedalieri ma anche della medicina territoriale che permetterebbe di alleviare i reparti ospedalieri da eccessivi carichi e renderebbe coerente il sistema sanitario con le caratteristiche e tipicità del nostro territorio. Chiediamo a codesta direzione di avere una visione strategica e di promozione della salute che metta al centro dei programmi i reali bisogni di salute dei cittadini del nostro territorio».

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