La Nuova Sardegna

ORISTANO. Si sapeva che le possibilità che si salvasse erano poche, forse nulle dopo il malore che l’aveva colpito il 31 dicembre. Eppure nessuno voleva credere che sarebbe finita così. Invece è andata proprio nel peggior modo possibile e da ieri, il mondo sportivo, politico e sociale piange assieme ai familiari e ai tantissimi amici Emilio Naitza. È morto a 60 anni all’ospedale di Sassari dov’era stato ricoverato il giorno di San Silvestro in condizioni disperate per delle improvvise complicazioni di salute. Da una trentina di anni era stato protagonista in vari settori della società oristanese, per la quale aveva speso il suo impegno, ultimo dei quali quello di presidente della società femminile di calcio Atletico Oristano. Prima ancora era stato assessore allo Sport nella giunta Tendas, durante la passata consiliatura, ma la sue esperienza politica era iniziata agli albori di quella che viene definita come Seconda Repubblica.

Sempre protagonista da quando era stata introdotta l’elezione diretta del sindaco all’inizio degli anni ’90 aveva militato costantemente nel campo del centro sinistra sia all’interno di partiti che di movimenti civici. Ma il suo ricordo va oltre i meriti politici e civili che aveva avuto. Un esempio: qualche tempo fa, venuto a conoscenza di un provvedimento di sfratto a cui era andata incontro un’anziana che abitava vicino a casa sua, non si era tirato indietro e le aveva offerto ospitalità per diversi mesi. Era fatto così e oggi il suo ricordo sarà presente in tutti coloro che vorranno partecipare alla cerimonia civile che si terrà nella sala grande del cimitero dalle 14 alle 16. (e.carta)