La Nuova Sardegna

Oristano

«Diabetologia pediatrica daremo risposte subito»

di Michela Cuccu
«Diabetologia pediatrica daremo risposte subito»

Il direttore generale della Asl Serusi ipotizza diverse soluzioni da perseguire «Servono medici in loco, e li troveremo. Pediatria al San Martino non chiude»

27 gennaio 2022
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ORISTANO. «Non sono silente. Da quando sono a Oristano sto lavorando per trovare un pediatra diabetologo». Il direttore generale della Asl, Angelo Maria Serusi, replica così ai genitori dei bambini diabetici che lamentano di non riuscire ad incontrarlo per discutere di un problema serissimo. Fino al 31 dicembre, i loro figli erano assistiti all’ospedale San Martino. Da quando però è andata in pensione l’unica pediatra diabetologa del reparto di Pediatria, i piccoli pazienti, soprattutto i 40 che hanno un microinfusore per l’insulina, devono andare in altri ospedali: Ozieri, Cagliari o Iglesias, per avere l’assistenza di uno specialista che conosca il software del loro apparecchio. Dice Serusi: «Ho ricevuto la lettera la settimana scorsa: certo che convocherò i genitori ma prima devo avere anche risposte, concrete, da dare. Deve però essere chiaro che il reparto di Pediatria del San Martino non sarà chiuso. Saranno adottate delle rimodulazioni in considerazione dell’organico sempre più ridotto perché è innegabile che il reparto che in breve tempo ha visto dimezzare il numero dei pediatri in servizio, è in forte sofferenza». Il direttore generale spiega la strategia che l’azienda sta seguendo: «In attesa che possano essere espletati i concorsi, abbiamo la necessità di reperire comunque altri pediatri, ad esempio, in mobilità o in comando da altri ospedali, che al momento, non si trovano». Serusi ha anche un “piano B”: «Se non si trovano in Sardegna, cercheremo specialisti, anche liberi professionisti della Penisola che vogliano lavorare nel nostro ospedale anche in convenzione, sempre e comunque fino a che non saranno fatti i concorsi». Le difficoltà legate alla carenza di personale medico della Pediatria del San Martino così come tanti altri reparti del nosocomio, sono note da tempo. I genitori dei bambini diabetici, attraverso l’Anied, già da un anno avevano segnalato il rischio che con il pensionamento dell’unica diabetologa del reparto, si potesse creare un vuoto assistenziale non da poco. Ieri su La Nuova, Marcello Grussu, presidente della sezione oristanese dell’Aniad che segue la vertenza dei genitori, aveva spiegato: «Il problema non riguarda solo coloro che hanno il microinfusore: anche i piccoli in terapia multiiniettiva stanno comunque subendo gravi conseguenze poiché dal servizio di Pediatria, con l’attuale numero di medici presenti, non si ha la possibilità di offrire la necessaria certezza sulla frequenza e sulla tempistica delle visite di controllo». Fino a quando l’assistenza era assicurata al San Martino, i bambini venivano monitorati settimanalmente. Ora tutto questo non c’è e, i microinfusi, devono andare in ospedali molto lontani per avere la necessaria assistenza. Il direttore generale della Asl su questo è chiarissimo: «Comprendo benissimo la preoccupazione dei genitori. Anche a noi sta a cuore la salute dei bambini».

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