La Nuova Sardegna

Oristano

Cavalieri in città, c’è voglia di Sartiglia

di Eleonora Caddeo
Cavalieri in città, c’è voglia di Sartiglia

Le pariglie invadono il centro per la prima e classica tradizione preparatoria della corsa, quest’anno in formato ridotto

31 gennaio 2022
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ORISTANO. Pariglie che passeggiano per strada, altre che stanziano di fronte a bar, attività commerciali e abitazioni per un brindisi per augurale, nel rispetto della più classica tradizione preparatoria alla Sartiglia. Non un vademecum scritto, ma un'abitudine ormai consuetudine che accompagna i ritmi della città e dei cittadini nel periodo di avvicinamento alla giostra. E' il resoconto di quello che si è visto ieri mattina per le strade della città, apparentemente una domenica come tante pre Sartiglia, nonostante che tra meno di un mese, non ci sarà l'evento che tutti si aspettano da quasi due anni, ma solo un formato versione ridottissima, comprensivo di vestizione, sfilata dei cavalieri, incrocio delle spade e nulla più. Una decisione, quella presa dagli organizzatori nel rispetto di burocrazia e crisi sanitaria, che stride ancora di più di fronte ad una città che sembra iniziare a vivere la normalità del carnevale. Se è verso che una decisione ha definito il respiro della manifestazione cavalleresca, lasciando solo la tradizione ed eliminando pariglie e anche corsa alla stella, è vero anche che non può impedire alla città e ai suoi protagonisti di non respirare la Sartiglia, quantomeno preparandola nelle settimane antecedenti le due giornate di giostra, in programma per domenica 27 febbraio e martedì 1 marzo. Anche se in forma ridotta, in città è comunque Sartiglia, lo si respira nell'aria da parte degli stessi protagonisti, ma anche tra appassionati e addeti ai lavori. Lo è stato ieri mattina, con pariglie presenti per le vie della città, e certamente lo sarà mercoledì 2 febbraio, quando arriverà l'appuntamento con la Candelora, la giornata in cui i due gremi, quello dei contadini e quello dei falegnami, attraverso la consegna dei ceri benedetti presenteranno alla città a i due componidoris prescelti. Solitamente la giornata della Candelora ha di per sé due facciate, una religiosa, riservata e intima quasi a proteggere la consegna del cero benedetto nelle mani del componidori e una popolare, una festa di popolo che gioisce nel primo appuntamento ufficiale della giostra. Quest'anno certamente qualcosa di diverso ci sarà. Per il gremio di San Giovanni, organizzatore della Sartiglia di domenica 27 febbraio, s'oberaiu majori, Michele Pinna, insieme a s'oberaiu e cascia, Tore Carta, mercoledì mattina consegnerà i ceri benedetti a su componidori Francesco Loi e ai suoi compagni Luca Figus e Daniele Ferrari, mentre per la corporazione di San Giuseppe, organizzatore della giostra di martedì 1 marzo, il majorale en cabo Antonello Addari, con il suo secondo, Antonello Fenu, consegnerà i ceri benedetti al componidori Livio Urru, e ai suoi compagni Giuseppe Sedda e Attilio Balduzzi.

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