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La Fimmg: «Si faccia un bando per l’assistenza diurna»

ORISTANO. La sanità oristanese è al tracollo perché l’ospedale sta collassando oppure, l’ospedale sta collassando perché è crollato il sistema assistenziale a partire da quello diffuso nel territorio?...

07 febbraio 2022
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ORISTANO. La sanità oristanese è al tracollo perché l’ospedale sta collassando oppure, l’ospedale sta collassando perché è crollato il sistema assistenziale a partire da quello diffuso nel territorio? Accanto alle ore drammatiche del San Martino, qualcosa di molto grave sta accadendo nel territorio ed è per questo che Alessandro Usai, segretario provinciale della Federazione dei medici di medicina generale, è a sua volta costretto a intervenire. È una forma di pressione verso chi dirige l’Asl, ma è anche un modo per proporre soluzioni.

La premessa riguarda «la gravissima situazione dell’assistenza medica di base in provincia. Alla già nota carenza di medici di medicina generale nel Guilcer-Barigadu e della Marmilla esplode, in questi giorni, l’emergenza di circa 3.000 cittadini di Uras, nel cui ambito territoriale che comprende anche Terralba, Marrubiu, Arborea mancano 7 medici di famiglia, e di circa 2.500 cittadini di Cabras, rimasti senza medico di famiglia».

Il resto è però un resoconto spietato di ciò che si poteva fare e non è stato fatto. L’elenco parte dalla «carenza determinata dalla gobba pensionistica della medicina generale». Era prevista, ma, negli anni scorsi, le facoltà di Medicina non hanno programmato per evitarla. Ci sono poi i buchi assistenziali causati dai ritardi nell’assegnazione delle sedi carenti e ancora i passi avanti mai fatti per la classificazione dei piccoli comuni sotto i 500 abitanti come località ad altissimo disagio. Si era pensato di portare a 1.800 il numero dei pazienti per ciascun medico di base, ma la Regione mai ha dato risposta a questa idea. Sempre alla Regione era stato chiesto il superamento delle graduatorie per l’assegnazione di incarichi provvisori per sostituzione, con il coinvolgimento dei medici pensionati o comunque di medici disponibili, ma nessuna risposta è mai arrivata.

La Fimmg propone allora «per le località rimaste senza assistenza, il bando di posti di continuità assistenziale diurni, modulati nel tempo sulla base delle necessità locali e con retribuzione ridefinita assimilata alla tariffa oraria dell’Unità di servizio di continuità assistenziale, oltre la ripresa delle iniziative precedentemente citate». (e.carta)

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