santu lussurgiu
Sa Carrela ’ nanti non si correrà
Annuncio del sindaco e dei cavalieri: niente eventi a carnevale
12 febbraio 2022
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SANTU LUSSURGIU. La pandemia, dopo aver fermato le manifestazioni collaterali previste per il carnevale 2022, costringe l’amministrazione comunale e l’associazione Cavalieri a sospendere anche Sa Carrela ’e nanti. «Questa decisione – scrivono il sindaco Diego Loi e il presidente dell’associazione cavalieri, Diego Deriu – è stata presa dopo diverse interlocuzioni tra di noi e con le istituzioni. Dopo aver atteso gli sviluppi dei provvedimenti nazionali, per salvaguardare l’essenza della nostra manifestazione e tutelare le famiglie, i cavalieri e gli ospiti, abbiamo deciso di sospendere l’edizione di Sa Carrela ’e nanti. In momenti come questi, il senso di solidarietà e il rispetto devono prevalere anche quando le scelte si rivelano complicate e dolorose».
Amministrazione e organizzatori della manifestazione più attesa del carnevale lussurgese, quindi, per evitare di snaturare l’evento, per il secondo anno consecutivo decidono di sospenderlo e di rimandarlo ad un prossimo periodo, nel quale ci siano le necessarie condizioni di sicurezza e l’emergenza sanitaria sarà magari cessata del tutto. «Non riusciamo a immaginare un’edizione de Sa Carrela ’e nanti senza pubblico, senza quella dimensione di convivialità che ne costituisce, unitamente alla orgogliosa esibizione delle abilità dei nostri cavalieri e al senso di ospitalità che la nostra comunità ha saputo sempre offrire – concludono Diego Loi e Diego Deriu –, la caratteristica sostanziale apprezzata da tutti». (pi. maro)
Amministrazione e organizzatori della manifestazione più attesa del carnevale lussurgese, quindi, per evitare di snaturare l’evento, per il secondo anno consecutivo decidono di sospenderlo e di rimandarlo ad un prossimo periodo, nel quale ci siano le necessarie condizioni di sicurezza e l’emergenza sanitaria sarà magari cessata del tutto. «Non riusciamo a immaginare un’edizione de Sa Carrela ’e nanti senza pubblico, senza quella dimensione di convivialità che ne costituisce, unitamente alla orgogliosa esibizione delle abilità dei nostri cavalieri e al senso di ospitalità che la nostra comunità ha saputo sempre offrire – concludono Diego Loi e Diego Deriu –, la caratteristica sostanziale apprezzata da tutti». (pi. maro)