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Ghilarza e Bosa «Proposta inaccettabile per gli ospedali»

GHILARZA. Fa discutere la proposta della temporanea chiusura degli accessi ai presidi d’emergenza di Ghilarza e Bosa per garantire al pronto soccorso di Oristano i rinforzi che scongiurerebbero...

13 febbraio 2022
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GHILARZA. Fa discutere la proposta della temporanea chiusura degli accessi ai presidi d’emergenza di Ghilarza e Bosa per garantire al pronto soccorso di Oristano i rinforzi che scongiurerebbero nuovi tracolli. La soluzione alternativa all'impiego dei “medici in affitto” prospettata dal presidente del Tribunale dei diritti e dei doveri dei medici, Bruno Palmas, sta incontrando la netta opposizione di amministratori e cittadini del Guilcier. Secondo il presidente del distretto socio-sanitario e sindaco di Ghilarza, Stefano Licheri, la sospensione dell'attività d'emergenza nelle aree periferiche getterebbe nel caos il sistema sanitario provinciale «far gravitare le popolazioni di 88 comuni attorno a un unico presidio renderebbela situazione ingestibile. La pandemia ci ha insegnato che il decentramento dei presidi è fondamentale per evitare la paralisi del sistema. Se funzionasse un unico pronto soccorso e questo entrasse in crisi, salterebbe tutto. Ma chi non vive in aree periferiche ha idea di quale viaggio della speranza dovrebbero affrontare i malati della Planargia nei casi urgenti? In assenza di alternative condivido la soluzione di esternalizzare il servizio». L'ipotesi di un accorpamento temporaneo ha suscitato la reazione contraria anche del sindaco di Paulilatino, Domenico Gallus secondo il quale «è ora di smettere di denigrare i medici delle cooperative: hanno l'abilitazione per eseguire il primo triage e affidare i pazienti alle cure degli specialisti interni al San Martino. Si tratta di una opzione a tempo, in attesa di poter nuovamente attingere dal personale dal servizio sanitario nazionale».

Lapidario il commento del Comitato civico che in questi anni si è battuto per la apertura in qualunque forma dell’ospedale. «La proposta non merita commenti», taglia corto il portavoce Raffaele Manca, che, al contrario, reclama il ripristino dei servizi. «Al Delogu la radiologia funziona solo mezza giornata, si estenda l'attività alle dodici ore come promesso».(mac)



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