La Nuova Sardegna

Oristano

L’emergenza sanitaria spacca anche il Consiglio

L’emergenza sanitaria spacca anche il Consiglio

Maggioranza e opposizione ai ferri corti su ruolo e responsabilità di Lutzu, ma poi votano insieme

13 febbraio 2022
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ORISTANO. La votazione si è conclusa all'unanimità, ma il dibattito politico di venerdì sera in Consiglio comunale sulla possibile chiusura del reparto di pediatria del San Martino di Oristano è stato segnato da fratture politiche nette. All'origine della tensione, lo scontro dei giorni scorsi fra Pd e FdI sulle responsabilità della situazione catastrofica del San Martino e il ruolo del primo cittadino Andrea Lutzu. Così dai consiglieri di centro sinistra sono arrivati gli attacchi al primo cittadino e al suo partito, con la replica polemica dello stesso Lutzu: «Fare campagna elettorale sulla sanità e sul ruolo del sindaco indica che non siamo messi proprio benissimo». Dopo la presentazione da parte di Antonio Iatalese (FdI) dell'ordine del giorno firmato da tutti i consiglieri, il clima si è scaldato l'intervento dell'indipendente Francesco Federico: «Ho firmato questo ordine del giorno perché le premesse e l'obiettivo sono condivisibili, ma non voglio credere che il sindaco abbia bisogno di essere impegnato dal Consiglio per tutelare la città e i suoi diritti». La prima difesa l'ha messa in piedi Peppi Puddu (FdI): «Serve unità per ottenere i risultati per cui il sindaco si impegna ogni giorno in tutte le sedi istituzionali. Penso che il Comune dovrebbe studiare incentivi, attraverso proprie risorse, per i medici che possono prendere servizio a Oristano». Poi arriva il fuoco di fila del Partito Democratico: «La spinta di questo Consiglio sulla sanità si è interrotta quando si è costituito il gruppo di Fratelli d'Italia. Ci siamo rilassati tutti, è un'autocritica questa. Soluzioni come i medici in affitto sono una negazione del diritto alla salute, Oristano deve far fronte comune con Nuoro e Medio Campidano per bilanciare Sassari e Cagliari» ha attaccato Efisio Sanna. «Abbiamo tutti delle responsabilità – ha rincarato la dose la collega Maria Obinu – soprattutto il sindaco che è la massima autorità sanitaria». «Perché tutti fuggono da Oristano? Le responsabilità vanno ricercate dal livello locale a quello regionale» ha affermato l'indipendente Monica Masia. Bersaglia invece i colleghi di opposizione, l'intervento di Anna Maria Uras: «Sento il Pd parlare di sinergie con San Gavino, l'ospedale che ha sottratto risorse al San Martino. Sono stata accusata di campanilismo in passato, ma Oristano è stata affossata da consiglieri regionali che volevano promettere qualche posto di lavoro, mentre si tiravano fuori i finti problemi di Ghilarza e Bosa. L'attuale classe politica regionale è fatta di incapaci, ma le responsabilità sono di quella precedente». È stato Lutzu a concludere il dibattito: «Non cedo alle provocazioni da campagna elettorale, ma mettere in dubbio la mia dedizione non è accettabile. Il direttore generale Serusi mi ha garantito che lunedì e martedì usciranno i bandi per assumere quattro pediatri e un diabetologo. Spero che le pratiche non finiscano in un imbuto regionale».(dav.pi.)

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