La Nuova Sardegna

Oristano

«Non vedrete la vera corsa alla Stella ma noi ci saremo»

«Non vedrete la vera corsa alla Stella ma noi ci saremo»

Il presidente dell’associazione Cavalieri si confessa «Rispetteremo tutte le prescrizioni per amore alla città»

17 febbraio 2022
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ORISTANO. Duemilaseicentociquanta metri di percorso, per il tracciato più lungo del corteo della domenica e qualche centinaia di metri in meno per quello del martedì, due vestizioni ridotte di un terzo nella capienza di pubblico e per le quali sarà richiesta mascherina ffp2 e green pass, e un corteo che sfilerà per le vie della città senza grosse limitazioni temporali, con l'obiettivo di voler far respirare alla città un momento di speranza attraverso una ritrovata normalità carnevalesca.

È' questo lo spirito con cui sta prendendo forma, all'indomani del nullaosta prefettizio sul progetto attuativo presentato alle autorità dal Comune per definire, nero su bianco, l'organizzazione di ciò che vedremo domenica 27 febbraio e martedì 1 marzo. Non una Sartiglia, come tiene a precisare il presidente dell'Istituzione, Luigi Cozzoli ma qualcosa da cui ripartire: «le due giornate di domenica 27 febbraio e domenica 1 marzo non si svolgerà la Sartiglia, né una manifestazione similare, quello che ci sarà ad Oristano è il rispetto della tradizione, un momento di speranza da cui ripartire». Un primo passo dopo un anno di blocco totale della giostra nel 2021 che ripartirà certamente dalle due vestizioni, la prima domenica, in via Aristana, nella sede del gremio dei Contadini, che vedrà protagonista Francesco Loi, componidori scelto da s'oberaju Michele Pinna e un pubblico limitato ad un terzo dell'usuale capienza. Stesso limite anche per la corte interna della casa in cui martedì si svolgerà la vestizione di Livio Urru, componidori scelto dal majorale Antonello Addari. In entrambi i casi sarà richiesto green pass e mascherina ffp2. Dopo le due vestizioni il corteo di cavalieri, poco meno di novanta, sfilerà per le vie della città partendo da via Cagliari, all'angolo con via Solferino, soffermandosi in piazza Manno qualche minuti di più, per lasciare la scena in via Duomo all'incrocio delle spade tra su componidori e su segundu. Svolto il rituale, il corteo si riunirà per proseguire la sfilata in via Duomo, via Diego Contini, piazza Roma e via Mazzini. Per la domenica la sfilata proseguirà in piazza Mariano, via Vittorio Veneto, arriverà in piazza Sant'Efisio, via Amsicora e finirà in via Aristana, dove ci sarà la svestizione. Più corto il percorso del martedì quando il gruppo di cavalieri passando in via Mazzini salità per Portiscedda per imboccare via Solferino, dove a poche centinaia di metri si svolgerà la svestizione. Nessun orario è stato ancora definito e neanche nessun intervallo temporale, se non un semplice conteggio di quanto tempo un cavallo al passo riesce a percorrere queste distante, ossia più o meno in un'ora. Ma tra gli stessi organizzatori nessuno vuole mettere dei limiti orari, Non ci sarà nessuno a controllare quanto tempo impiegherà il corteo, sottolineano lasciando poco spazio alle critiche apparse sui social in questi giorni. Non si dovrà abusare di quanto viene concesso dalle autorità insomma, ma non è corretto nemmeno pensare di limitare quello che a tutti gli effetti dovrà essere un momento di speranza offerto alla città e dal quale ripartire. Anche perchè sarà difficile limitare l'euforia del popolo della Sartiglia, un sentimento costretto in questi ultimi due anni e che è quasi scontato esploderò, seppur con tutte le limitazioni del caso, tra cavalieri, amici e appassionati della giostra nelle due giornate del carnevale oristanese.(el.ca.)

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