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Pronto Soccorso e Medicina «regolarmente in attività»

ORISTANO. L’arrivo di nuovi pazienti covid-positivi al pronto soccorso del San Martino e poi nel reparto dedicato dell’ospedale non avrebbe fermato l’attività delle due strutture. Lo dichiara in una...

17 febbraio 2022
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ORISTANO. L’arrivo di nuovi pazienti covid-positivi al pronto soccorso del San Martino e poi nel reparto dedicato dell’ospedale non avrebbe fermato l’attività delle due strutture. Lo dichiara in una nota ufficiale la Asl di Oristano secondo la quale «né il Pronto Soccorso né il reparto di Medicina dell’ospedale San Martino si sono mai fermati in questi giorni: l’attività sanitaria è proseguita e prosegue in maniera intensa, e tutti i pazienti, sia quelli positivi al Covid sia quelli negativi, sono stati presi in carico e regolarmente assistiti dal personale sanitario. La direzione della Asl di Oristano sta tenendo costantemente sotto controllo l’evolversi della situazione».

La Asl fornisce anche i numeri delle presenze nei reparti. «Marted’ 15 in Pronto Soccorso hanno operato rispettivamente due medici nell’area dedicata ai pazienti non Covid ed altri due in quella riservata ai pazienti Covid, pazienti che erano inizialmente 7 e si sono successivamente ridotti a 2 grazie ai trasferimenti nei reparti dedicati disposti nell’arco della giornata. Nella notte i medici in turno erano tre, in numero tale, da consentire l’ordinaria prosecuzione delle attività. Anche nel reparto di Medicina – continua la nota – suddiviso in due aree distinte, una delle quali riservata ai pazienti Covid, l’attività si svolge regolarmente. Gli infermieri risultati positivi al virus Sars Cov-2 sono stati sostituiti da colleghi provenienti da altri reparti, mentre non si sono registrate criticità tra il personale medico. Si lavora per liberare l’area Covid dai pazienti attualmente presenti, attraverso il loro trasferimento in reparti dedicati, ma l’obiettivo è quello di mantenere almeno 5 o 6 posti letto liberi, a disposizione di eventuali nuovi pazienti positivi provenienti dal Pronto Soccorso ed in attesa del loro ricollocamento nei reparti dedicati».

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