La Nuova Sardegna

Oristano

Decoro urbano, attacco alla giunta

di Paolo Camedda
Decoro urbano, attacco alla giunta

Cabras, dal Pd e dall’associazione Atao critiche per le condizioni della cittadina

21 febbraio 2022
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CABRAS. L’amministrazione Abis finisce nel mirino delle critiche per la situazione del decoro urbano. «Appare evidente che non rappresenti la sua punta di diamante – attacca la consigliera del Pd, Alessandra Lochi –. Per averne riprova è sufficiente fare due passi in centro, tra Piazza Principe di Piemonte e Piazza Vittorio Emanuele, avventurandosi in uno slalom improbabile tra paletti e transenne, tra new jersey e panettoni di cemento, rastrelliere tanto ingombranti quanto inutili, dehors simili più ad accampamenti che a zone di ristoro. Ciò che però non può lasciare indifferenti è il perdurante stato di degrado che affligge il cimitero di Cabras».

La segretaria del Pd definisce «di profonda vergogna» il sentimento che susciterebbero nel visitatore le condizioni del camposanto: «Uno scenario desolante si presenta, pressoché quotidianamente, agli occhi di chi si reca in cimitero. A poco vale renderlo dignitoso solo per la festività del 2 novembre. Il cimitero, per contro, dovrebbe presentarsi nella sua veste migliore, tutto l’anno, sulla scorta di basilari principi di rispetto dei defunti e di civiltà».

Forti critiche all'amministrazione arrivano anche dall’Associazione Civica per la Tutela e la Promozione del Territorio. «La giunta all’inizio del suo mandato aveva suscitato tante aspettative positive in gran parte della cittadinanza, presentandosi come il nuovo e il rinnovamento proteso a invertire la tendenza al generale degrado che investe Cabras – ricorda il presidente Dario Cossu –. Gran parte delle promesse su tutela e promozione del territorio, decoro del paese e delle sue borgate, promozione del senso civico e partecipativo dei cittadini, sono rimaste solo parole». Entra nel dettaglio: «Dei circuiti naturalistici per valorizzare il territorio al momento neppure l’ombra. A parte aver portato l’energia elettrica e realizzato un tratto di strada per Maimoni, le borgate sono in abbandono. Il decoro del paese è l’altra pecora nera. L’abitato dà una pessima impressione per l’assenza del senso dell’ordinato, del curato, del bello; regna invece sovrano quello del disordine e del raffazzonato, con muri e case cadenti che si alternano con costruzioni curate, anche nelle vie principali. Mancano i polmoni verdi. Inoltre sul fronte della cittadinanza attiva nulla è stato fatto». Nasce quindi la richiesta di convocare un’assemblea popolare.

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