RIOLA SARDO
Cercano refurtiva, trovano droga: doppio arresto dei carabinieri
di Enrico Carta
RIOLA SARDO. Cercavano refurtiva, hanno trovato soprattutto un ampio campionario di droga. Così, se l’indagine per ricettazione, nata dopo il furto di un’auto avvenuto a San Vero Milis a dicembre, va...
27 febbraio 2022
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RIOLA SARDO. Cercavano refurtiva, hanno trovato soprattutto un ampio campionario di droga. Così, se l’indagine per ricettazione, nata dopo il furto di un’auto avvenuto a San Vero Milis a dicembre, va avanti separatamente, si è già concluso il processo per direttissima che ha visto come protagonisti due conviventi. Manuel Spanu, 32 anni originario di Oristano, e Margherita Maura Paba, 30 anni originaria di Sorgono, hanno infatti patteggiato. L’accordo tra il pubblico ministero Marcello Floris e gli avvocati difensori Roberto Martani e Francesca Manduco, ha portato alla pena finale di due anni e otto mesi e 16mila euro di multa per entrambi, pena poi ratificata dalla sentenza della giudice Cristiana Argiolas – ai due imputati non sono state assegnate misure detentive –.
In poche decine di minuti si è così consumata la parentesi processuale. Ben più lunga era stata l’attività dei carabinieri che, nella casa di via Bellu a Riola Sardo, su mandato della procura erano stati inviati a cercare oggetti che potessero essere in qualche modo riconducibili al colpo messo a segno a San Vero Milis il 13 dicembre. I militari cercavano, tra le altre cose un casco da motociclista e un’autoradio, oggetti. La perquisizione iniziata venerdì mattina ha però portato a scoprire ben altro. La droga non era nascosta: era giusto riposta in una serie di buste, barattoli e contenitori che si trovavano nei pensili o negli armadi o addirittura sul tavolo. Evidentemente i due, anche se al processo per direttissima Manuel Spanu ha rilasciato spontanee dichiarazioni con cui si è assunto tutta la responsabilità, non si aspettavano che i carabinieri potessero arrivare sin lì. La scelta era ampia, visto che sono stati poi ritrovati e sequestrati 1 chilo e 143 grammi di marijuana; 83 grammi di cocaina,55 grammi di eroina, 207 grammi di di hascisc e una pasticca di ecstasy. Fatto curioso, oltre allo stupefacente, gli uomini dell’Arma hanno poi trovato una bomba carta, altri ventitré petardi, materiale per il confezionamento e la pesa della droga e 2.930 euro.
Resta in sospeso l’indagine legata al furto e all’eventuale ricettazione, per la quale indicazioni precise sono state raccolte dagli inquirenti attraverso le immagini di telecamere di videosorveglianza.
In poche decine di minuti si è così consumata la parentesi processuale. Ben più lunga era stata l’attività dei carabinieri che, nella casa di via Bellu a Riola Sardo, su mandato della procura erano stati inviati a cercare oggetti che potessero essere in qualche modo riconducibili al colpo messo a segno a San Vero Milis il 13 dicembre. I militari cercavano, tra le altre cose un casco da motociclista e un’autoradio, oggetti. La perquisizione iniziata venerdì mattina ha però portato a scoprire ben altro. La droga non era nascosta: era giusto riposta in una serie di buste, barattoli e contenitori che si trovavano nei pensili o negli armadi o addirittura sul tavolo. Evidentemente i due, anche se al processo per direttissima Manuel Spanu ha rilasciato spontanee dichiarazioni con cui si è assunto tutta la responsabilità, non si aspettavano che i carabinieri potessero arrivare sin lì. La scelta era ampia, visto che sono stati poi ritrovati e sequestrati 1 chilo e 143 grammi di marijuana; 83 grammi di cocaina,55 grammi di eroina, 207 grammi di di hascisc e una pasticca di ecstasy. Fatto curioso, oltre allo stupefacente, gli uomini dell’Arma hanno poi trovato una bomba carta, altri ventitré petardi, materiale per il confezionamento e la pesa della droga e 2.930 euro.
Resta in sospeso l’indagine legata al furto e all’eventuale ricettazione, per la quale indicazioni precise sono state raccolte dagli inquirenti attraverso le immagini di telecamere di videosorveglianza.