La Nuova Sardegna

Oristano

Denunciò un ispettore della Forestale, condannato per calunnia

Denunciò un ispettore della Forestale, condannato per calunnia

ORISTANO. La denuncia si trasforma in un boomerang. A subire il ribaltamento di ruoli da accusatore in imputato, poi addirittura in condannato, è un ex carabiniere che, terminato il suo servizio, si...

01 marzo 2022
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. La denuncia si trasforma in un boomerang. A subire il ribaltamento di ruoli da accusatore in imputato, poi addirittura in condannato, è un ex carabiniere che, terminato il suo servizio, si era dedicato ad attività di tipo edilizio. Da un servizio della Forestale era nato il procedimento che ha portato alla condanna a due anni e tre mesi, decisa dal giudice monocratico Marco Mascia che ha accolto la richiesta del pubblico ministero Marcello Floris, rimodulando esclusivamente la pena – la pubblica accusa aveva sollecitato tre anni –.

Ci sono state diverse udienze prima di arrivare alla decisione del tribunale ed è in aula che è stata ricostruita tutta la vicenda, che aveva avuto origine da un sequestro che la sezione della procura di polizia giudiziaria del Corpo Forestale doveva effettuare in un terreno di Nurachi, in merito a un procedimento per abuso edilizio e reati ambientali.

Secondo l’accusa, dopo che fu concordato un appuntamento per aspetti legati all’indagine, Michele Garau sarebbe andato direttamente in procura a denunciare il comandante della sezione di polizia giudiziaria, l’ispettore Giampiero Ardu. Lo accusava di non aver effettuato una serie di adempimenti e di essersi rifiutato di ricevere una denuncia presentata dallo stesso Garau. A quel punto, stante la denuncia, la procura aprì d’ufficio un procedimento per verificare la posizione dell’ufficiale di polizia giudiziaria e si scoprì che questi aveva agito secondo le regole. Archiviato in brevissimo tempo quel primo procedimento, fu aperto quello conseguente per calunnia, in cui Michele Garau, difeso dall’avvocato Michele Zuddas, è stato condannato, nonostante abbia provato a spiegare i motivi della propria decisione di sporgere la prima querela. Appare pertanto scontato l’appello. Intanto il giudice ha anche stabilito che ci sia un risarcimento, per ora parziale di duemila euro, a favore dell’ispettore che si era costituito parte civile assistito dall’avvocato Antonio Leoni. (e.carta)

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative