La Nuova Sardegna

Oristano

Gli ambientalisti fanno ricorso al Tar contro alberghi e golf

di Enrico Carta
Gli ambientalisti fanno ricorso al Tar contro alberghi e golf

Si tratta del progetto turistico Ivi nella pineta di Torregrande Secondo il GriG calpestato il piano paesaggistico regionale

01 marzo 2022
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ORISTANO. Indigesto e da bloccare. Non è certo una novità che, al Gruppo di Intervento Giuridico, il progetto turistico e immobiliare della Ivi Petrolifera in una parte della pineta di Torregrande sia sempre stato poco gradito. In passato gli attivisti avevano provato a bloccarlo tramite assemblee, manifestazioni, passeggiate all’ombra degli alberi e tra le dune. Ora ci provano con un ricorso al Tar. Con questo atto legale, di cui si sta occupando l’avvocato Carlo Augusto Melis Costa, il Grig tenta di bloccare una macchina che ormai ha il motore acceso.

Sono due i punti su cui si punterà per impedire le opere edilizie e di urbanizzazione ed entrambi sono collegati al Piano paesaggistico regionale che «rischia il pesante stravolgimento, visto che nella fascia costiera non consente simili trasformazioni edilizie». Il riferimento è al punto in cui la legge dice: «Nella fascia costiera non è ammessa comunque la realizzazione di strutture ricettive connesse a campi da golf» e a quello ancora più generale in cui si chiarisce: «Sono dichiarati sottoposti a vincolo di integrale conservazione dei singoli caratteri naturalistici, storico-morfologici e dei rispettivi insiemi, i terreni costieri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea della battigia, anche se elevati sul mare, con esclusione di quelli ricadenti nelle zone omogenee A, B, e D, nonché nelle zone C e G contermini agli abitati».

Bisogna quindi tornare al 28 dicembre scorso, quando la procedura di Valutazione di impatto ambientale aveva ottenuto il beneplacito della Regione dando così il via alle pratiche per l’insediamento che, peraltro, era stato già ridimensionato in seguito a una serie di prescrizioni che avevano portato da diciotto a nove il numero di buche del campo da golf annesso al progetto. Proprio in sede di Valutazione di impatto ambientale e, precedentemente, nel momento in cui l’assessorato regionale agli Enti Locali aveva dato parere di coerenza urbanistica, gli aspetti ora sollevati dal Gruppo di Intervento Giuridico erano stati presi in considerazione e valutati conformi alla norma. Naturalmente i giudici hanno un’autonomia diversa e avranno modo di verificare se l’intera procedura che ha portato a dare il via libera al progetto, che insiste su 110 ettari, ha seguito i dettami del Piano paesaggistico regionale.

Sul litorale di Torregrande la Ivi occupava già una serie di terreni, in cui per decenni aveva portato avanti le proprie attività industriali, prima nel campo della raffinazione dei prodotti petroliferi, poi in quello dello smaltimento di prodotti di origine ospedaliera. Poi c’è stata la virata sul turismo col progetto immobiliare che si inserisce in un ampio programma di riqualificazione ambientale. Porterà alla costruzione di un complesso alberghiero, composto da tre hotel, dieci residenze turistico alberghiere e una serie di strutture connesse e di aree verdi; ancora alla realizzazione di un insediamento di sessanta residenze turistiche stagionali, del percorso da golf, del rinnovamento del depuratore di Torregrande, di opere di urbanizzazione primaria e secondaria. Sono inoltre previste la realizzazione di una rete antincendio, la riqualificazione ambientale del campo dunale, la riqualificazione ambientale del compendio forestale, del tratto stradale delle strade che portano al primo pontile e alla foce del Tirso.

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