La Nuova Sardegna

Oristano

Cabras scommette sugli eventi

Cabras scommette sugli eventi

Per incrementare le presenze turistiche, nuovi format e maggiore sinergia con gli operatori turistici

20 marzo 2022
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CABRAS. Il 2022 potrebbe essere l'anno in cui le feste tradizionali e i grandi eventi torneranno a svolgersi in forma piena. L'amministrazione Abis li considera infatti un elemento fondamentale per incrementare le presenze turistiche sul territorio. «Abbiamo approvato per la prima volta il bilancio di previsione a febbraio dopo tanti anni – sottolinea il sindaco – e abbiamo inserito una programmazione che tiene conto della ripresa di tutto, quindi da un lato le feste della nostra tradizione, dall'altro i grandi appuntamenti, che vanno potenziati. C'è la necessità di porci in prima fila rispetto alla richiesta turistica e noi dobbiamo sponsorizzare al massimo la nostra realtà, che è fatta anche di cose molto positive da mostrare ai nostri ospiti e valorizzare al meglio». Il primo cittadino scommette su un evento in particolare: «Abbiamo già iniziato a fare la programmazione e in particolare vogliamo puntare molto sul Festival della bottarga – ha rivelato – perché è un nostro brand molto importante. La bottarga è un prodotto di nicchia ma anche la scusa per presentare ai turisti le nostre specialità, che oltre alla bottarga, sono i vini, la vernaccia e i trasformati di pesca e agricoltura. L'abbiamo chiamato Festival, con una denominazione nuova, perché è molto di più di un evento sagra. È una grande operazione di marketing che vogliamo fare, gli stiamo dando un respiro importante e siamo alla ricerca di finanziamenti, visto che il bilancio del comune non può far fronte a tutto». Ma, naturalmente, non finisce qui. «Poi abbiamo tutto il resto: le nostre bellezze, i nostri itinerari, i nostri beni culturali – ha proseguito il sindaco – c'è una programmazione completamente dedicata ai beni culturali, fatta dalla Fondazione. E naturalmente ci sono le feste della tradizione». Santa Maria, Sant'Antonio e San Salvatore, su tutte, potrebbero rivivere nella loro pienezza dopo due anni in cui si sono svolte in forma decisamente ridotta. «Negli ultimi due anni non si è fatto quasi nulla, se non alcuni momenti religiosi. Di fatto la parte della tradizione è totalmente saltata, e questo è innegabile. Ora le norme del governo ci dicono che già a maggio salta lo stato di emergenza per il Covid, come lo abbiamo conosciuto, e quindi nei nostri programmi c'è la realizzazione piena di queste feste, con il ritorno alla normalità». Per Abis, insomma, ci sono i presupposti per incrementare le presenze. «Questi grandi eventi – spiega il sindaco – devono vedere la partecipazione di tutti gli operatori, in primis del mondo turistico. La nostra scommessa è che programmare per tempo possa essere una grande occasione. Si potranno preparare, ad esempio, pacchetti specifici sulla scia di quanto si fa già ad Oristano con la Sartiglia. I nostri operatori potranno vendere quei giorni in funzione degli eventi».

Paolo Camedda

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