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Oristano

Oristano, concorso pilotato tra amori e liti

di Michela Cuccu
Oristano, concorso pilotato tra amori e liti

All’udienza sulle presunte irregolarità per infermieri in Asl, spuntano intercettazioni imbarazzanti

09 aprile 2022
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ORISTANO. Fidanzate vincitrici e altre che si lamentano di non esser state supportate in un concorso per infermieri che, si scoprirà, forse non era così indispensabile bandire. Le domande dei quiz? Alcune erano scritte con caratteri differenti e perciò facilmente individuabili. Esisteva persino un falso verbale per l’assegnazione di un incarico di coordinatore. Autore del presunto falso, secondo il luogotenente della Guardia di Finanza che ha svolto le indagini, Alessandro Enna, sarebbe stato l’allora segretario di Maria Giovanna Porcu, Vincenzo Contini. Il verbale attribuisce a Giovanni Mastino, all’epoca direttore sanitario dell’Asl, la nomina di Salvatore Manai a coordinatore infermieristico presso il reparto di Ostetricia. «In realtà a indicarlo era stato l’allora primario del reparto, Onorato Succu – ha detto Enna –. Salvatore Manai, a questo punto, diventò di diritto commissario di concorso, ruolo che non poteva rivestire in quanto segretario provinciale del Partito dei Sardi».

Ancora una volta, la testimonianza del luogotenente ha occupato quasi per intero l’udienza del processo scaturito dall’inchiesta Ippocrate sul presunto giro di concorsi all’Asl, pilotati in cambio di favori politici. Le domande dei pubblici ministeri Armando Mammone e Marco De Crescenzo hanno riguardato il concorso per l’assunzione di infermieri. Enna ha spiegato che, nel 2016, la commissaria straordinaria dell’Asl, Maria Giovanna Porcu, riaprì i termini di un concorso bandito nel 2010 dal suo predecessore alla guida dell’Asl, Giovanni Panichi. Porcu però mise a concorso, oltre ai dieci posti per infermieri del bando iniziale, altri dieci posti per infermieri precari.

«I vincitori furono quasi tutti tra quelli iscritti nel 2016, per esempio, la fidanzata e l’ex fidanzata di Salvatore Manai. Vinse il concorso anche Andrea Dore, ex vicesindaco di Flussio, iscritto al Partito dei Sardi», ha detto il luogotenente Enna davanti ai giudici del collegio, presieduto da Carla Altieri.

Il sottufficiale, rispondendo alle domande degli avvocati difensori, ha chiarito di aver appreso dei ruoli di Manai e Dore nel PdS, attraverso le intercettazioni telefoniche e dalle liste sequestrate in casa dell’onorevole Augusto Cherchi. Enna ha spiegato come il concorso in realtà «non fosse necessario bandirlo dato che le assunzioni si sarebbero potute fare attingendo alle due graduatorie, scaturite da altrettanti concorsi, che erano ancora aperte. Al concorso del 2016 partecipano in 1.400. La prova di preselezione si tenne a Mogoro: passarono in 150. L’Asl però mise in rete i 1.541 quiz solo cinque giorni prima dell’esame, dando pochissimo tempo ai candidati per prepararsi», ha detto Enna che ha anche aggiunto: «Un terzo delle domande erano scritte con caratteri differenti, in corsivo: solo da quel gruppo vennero attinte quelle sottoposte ai concorrenti».

Enna ha poi riferito sui contenuti delle intercettazioni telefoniche successive al concorso. A parlare sono Liliana Marteddu e l’allora fidanzato Salvatore Manai. La ragazza accusava Manai di aver agevolato non solo lei e lui affermò: «Quando vincerai il concorso senza di me, ne riparleremo». Rispose quindi Liliana Marteddu: «Anche Emanuela Oggianu lo deve a te». Il luogotenente Enna ha chiarito: «Il tono di voce era quello di un litigio».

Si prosegue mercoledì prossimo, quando saranno chiamati a testimoniare i fratelli Enrico e Marco Pinna e Eva Pinna, fidanzata di Enrico Pinna, arrivata undicesima al concorso. In un’intercettazione telefonica Enrico Pinna chiamò Salvatore Manai: «Aspettami che ho litigato con Eva. Vengo a prenderti, che è successo un casino».

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