La Nuova Sardegna

Oristano

Abbanoa slaccia l’utenza, a Oristano 15 appartamenti senz’acqua da 7 giorni

Enrico Carta
Abbanoa slaccia l’utenza, a Oristano 15 appartamenti senz’acqua da 7 giorni

Amara sorpresa per un condominio di piazza Ungheria all’asciutto dal 27 aprile. I residenti: «Rubinetti a secco senza comunicazioni». Chiesto l’accesso agli atti

05 maggio 2022
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ORISTANO. Abbanoa chiude i rubinetti e lascia un condominio di quindici appartamenti senza acqua. Dal 27 aprile – è passata una settimana – le famiglie che ci abitano non vedono una goccia venir giù e non sanno ancora ufficialmente il perché. È successo così in fretta e senza comunicazioni scritte che non c’è stato il tempo di farsi l’ultima doccia. Tutto è iniziato quando gli addetti del gestore del servizio idrico si sono presentati al numero 6 di piazza Ungheria per portare avanti la loro missione. Qualcuno li ha notati ed è andato a chiedere cosa mai stesse accadendo. La risposta, nonostante non siamo più in inverno, è stata raggelante: «Dobbiamo staccare l’acqua». A chi opponeva il fatto che non ci fosse stato alcun preavviso, gli addetti non hanno saputo che rispondere. In fondo, loro erano lì solamente per eseguire lo slaccio che gli era stato ordinato e, da buoni dipendenti, stavano provvedendo alla missione.

È iniziato allora il più classico dei misteri, la cui origine pare essere legata alla titolarità dell’utenza. Sono comunicazioni informali, ma sembra che ci sia stato un cambio di titolarità e che ciò abbia portato alla situazione attuale. A quel punto, una volta informata l’amministratrice di condominio, gli stessi inquilini col suo supporto si sono messi a cercare un rimedio. Il più ovvio era quello di recarsi agli uffici di Abbanoa per chiedere un nuovo allaccio o un passaggio di titolarità dell’utenza. La risposta è stata chiara e avvertiva i condomini che avrebbero dovuto saldare il debito pregresso, maturato con tutta probabilità da un altro titolare dell’utenza. Immediatamente hanno chiesto a quanto ammontasse la cifra, ma se chiedere è lecito, rispondere è cortesia. Non che la risposta non sia arrivata, ma è stata un po’ come una doccia fredda – «Una doccia? Magari», avrà pensato l’utente –, perché l’impiegato ha risposto che non poteva comunicare a voce la cifra da pagare. Punto e a capo.

Bisogna anche entrare nei meccanismi del regolamento di Abbanoa e la prima cosa da sapere è che, chi subentra in una casa con utenza già attiva, si deve fare carico anche degli eventuali debiti pregressi. È però vero che lo stesso regolamento prevede che, prima di operare uno slaccio, ci sia una sequenza di atti e comunicazioni, che stavolta non sarebbe avvenuta, visto che nemmeno si conosce la cifra da saldare. Il grimaldello potrebbe essere la richiesta di accesso agli atti che l’avvocato Carlo Cuccu ha effettuato. Da lì si capirà cosa esattamente Abbanoa stia contestando e quindi anche le azioni da mettere in campo per riavere l’acqua che manca da una settimana.

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