Oristano, mercato dei consiglieri: malumori in maggioranza
di Enrico Carta
I Riformatori cercano di convincere eletti di altri partiti a spostarsi con loro. Il tentativo fatto per garantirsi un assessorato resta per ora senza successo
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ORISTANO. L’estate è il momento del calcio mercato. A Oristano è invece il momento del mercato dei consiglieri comunali. La dirigenza più attiva nelle trattative sembra essere quella dei Riformatori che, neanche iniziata per davvero la consiliatura targata Massimiliano Sanna, sta già cercando di aumentare i componenti della propria rosa. Sin dai giorni immediatamente successivi alla festa per il successo elettorale, è la strategia scelta per cercare di ottenere, oltre al sindaco, anche quell’assessore che consentirebbe di mantenere l’equilibrio dentro il partito. È però una strategia che cammina sul filo del rasoio e che sta incrinando i rapporti all’interno del centro destra.
La mossa dei Riformatori. Non c’è stato quindi il tempo di godersi la vittoria, che le grandi manovre, quelle a cui si assiste in genere dopo almeno un anno dall’insediamento di Consiglio e giunta, sono già in corso. Per ora, come spesso avviene anche nel calcio mercato, non hanno avuto un esito fortunato. Anzi, hanno avuto il potere di far ritornare a galla i malumori delle settimane di trattative con cui si era arrivati alla candidatura di Massimiliano Sanna. Bisogna però spiegare bene la situazione per capire perché, prima ancora di cominciare, si stia tentando di disfare il puzzle. I Riformatori, partito che ha espresso il sindaco, hanno ottenuto un buon successo elettorale. Hanno, ad esempio, incassato l’elezione di tre consiglieri comunali tra i più votati dell’intera coalizione. Sono Carmen Murru, col suo record di voti assoluto, Antonio Iatalese che la segue a ruota e Gianfranco Licheri appena più in basso. Due di loro, Carmen Murru e Gianfranco Licheri, sono anche ex assessori, ma all’incarico stavolta dovranno rinunciare, perché i quozienti dei patti stretti prima delle elezioni non consentono ai Riformatori di arrivare sino alla scelta di un assessore.
Assalto a Fratelli d’Italia. C’èm stato quindi il tentativo di sfaldare la compattezza del gruppo di Fratelli d’Italia, cercando di portare tra i Riformatori la consigliera Rossana Fozzi, tra l’altro in predicato per ricoprire il ruolo di assessora. Fratelli d’Italia, forte del suo successo elettorale che lo vede primo partito in città, ha piazzato quattro consiglieri e ciò darà diritto anche a tre assessorati su sette totali. Se uno degli eletti dovesse però passare con i Riformatori, questi ultimi si ritroverebbero in dote anche i voti di quel consigliere e quindi avrebbero il quoziente per nominare anche un assessore togliendolo proprio a Fratelli d’Italia. Oltre allo scarso indice di gradimento di questa mossa, il tentativo è stato respinto al mittente e, per ora, nessuno si muove dai gruppi per cui i Riformatori dovranno armarsi di pazienze e attendere il loro momento, a meno che non si voglia arrivare a uno strappo in maggioranza, prima ancora di cominciare ad amministrare.
I colloqui. Intanto il sindaco Massimiliano Sanna si prepara a incontrare i partiti per chiudere il cerchio per individuare i sette assessori e il presidente del consiglio comunale. Aveva chiesto una settimana prima di sciogliere i nodi sulla futura giunta, ma è plausibile che gli servirà qualche giorno in più. Secondo i patti, i partiti non faranno una chiamata a testa, ma andranno in ordine di quozienti, motivo per cui Fratelli d’Italia sceglierà per primo e per terzo, mentre la seconda scelta è dell’Udc. Quindi si va sugli altri: nell’ordine Sardegna 20Venti, Psd’Az, Forza Italia e poi ancora Udc e da ultimo di nuovo FdI.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La mossa dei Riformatori. Non c’è stato quindi il tempo di godersi la vittoria, che le grandi manovre, quelle a cui si assiste in genere dopo almeno un anno dall’insediamento di Consiglio e giunta, sono già in corso. Per ora, come spesso avviene anche nel calcio mercato, non hanno avuto un esito fortunato. Anzi, hanno avuto il potere di far ritornare a galla i malumori delle settimane di trattative con cui si era arrivati alla candidatura di Massimiliano Sanna. Bisogna però spiegare bene la situazione per capire perché, prima ancora di cominciare, si stia tentando di disfare il puzzle. I Riformatori, partito che ha espresso il sindaco, hanno ottenuto un buon successo elettorale. Hanno, ad esempio, incassato l’elezione di tre consiglieri comunali tra i più votati dell’intera coalizione. Sono Carmen Murru, col suo record di voti assoluto, Antonio Iatalese che la segue a ruota e Gianfranco Licheri appena più in basso. Due di loro, Carmen Murru e Gianfranco Licheri, sono anche ex assessori, ma all’incarico stavolta dovranno rinunciare, perché i quozienti dei patti stretti prima delle elezioni non consentono ai Riformatori di arrivare sino alla scelta di un assessore.
Assalto a Fratelli d’Italia. C’èm stato quindi il tentativo di sfaldare la compattezza del gruppo di Fratelli d’Italia, cercando di portare tra i Riformatori la consigliera Rossana Fozzi, tra l’altro in predicato per ricoprire il ruolo di assessora. Fratelli d’Italia, forte del suo successo elettorale che lo vede primo partito in città, ha piazzato quattro consiglieri e ciò darà diritto anche a tre assessorati su sette totali. Se uno degli eletti dovesse però passare con i Riformatori, questi ultimi si ritroverebbero in dote anche i voti di quel consigliere e quindi avrebbero il quoziente per nominare anche un assessore togliendolo proprio a Fratelli d’Italia. Oltre allo scarso indice di gradimento di questa mossa, il tentativo è stato respinto al mittente e, per ora, nessuno si muove dai gruppi per cui i Riformatori dovranno armarsi di pazienze e attendere il loro momento, a meno che non si voglia arrivare a uno strappo in maggioranza, prima ancora di cominciare ad amministrare.
I colloqui. Intanto il sindaco Massimiliano Sanna si prepara a incontrare i partiti per chiudere il cerchio per individuare i sette assessori e il presidente del consiglio comunale. Aveva chiesto una settimana prima di sciogliere i nodi sulla futura giunta, ma è plausibile che gli servirà qualche giorno in più. Secondo i patti, i partiti non faranno una chiamata a testa, ma andranno in ordine di quozienti, motivo per cui Fratelli d’Italia sceglierà per primo e per terzo, mentre la seconda scelta è dell’Udc. Quindi si va sugli altri: nell’ordine Sardegna 20Venti, Psd’Az, Forza Italia e poi ancora Udc e da ultimo di nuovo FdI.
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