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Oristano, a settembre riapre la piscina comunale

Davide Pinna
Oristano, a settembre riapre la piscina comunale

Dopo due anni e mezzo c’è l’accordo tra il Comune e la All Together: manca solo la firma

18 agosto 2022
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Oristano Forse è la volta quella buona. Dopo due anni e mezzo di chiusura, salvo una rapidissima parentesi nell’autunno del 2020, la piscina comunale dovrebbe riaprire i battenti a settembre. Si respira aria di ottimismo in Comune, anche se l’assessore allo Sport Antonio Franceschi per il momento non vuole sbilanciarsi: «Parleremo di certezze solo quando ci saranno», afferma. Si sbilancia un po’ di più Michele Zucca, presidente della cooperativa All Together, che da mesi tratta con l’amministrazione per subentrare al precedente gestore, Acquasport: «Manca solo l’ultimo incontro, quello in cui firmeremo il contratto. Conto che possa avvenire la settimana prossima».

Le difficoltà dell’impianto erano cominciate insieme all’esplosione del covid, nei primi mesi del 2020, quando tutte le piscine d’Italia erano state chiuse per far fronte ai rischi di contagio. Nell’autunno di quello stesso anno, il governo aveva allentato le misure di sicurezza per qualche settimana fra settembre e ottobre. La riapertura delle vasche era però durata pochissimo, la risalita dei contagi aveva portato a una nuova chiusura. Se in molte città il digiuno dei nuotatori si era interrotto a settembre del 2021, a Oristano le porte sono rimaste chiuse ed era cominciato un lungo tira e molla fra l’amministrazione comunale e il gestore.

Acquasport chiedeva un contributo o una rimodulazione del contratto, destinato a terminare nel 2046. La società sportiva aveva ottenuto la gestione vincendo, insieme all’impresa di costruzioni Raffaele Pellegrini, la gara indetta dall’amministrazione Tendas nel 2015, con la quale si prevedevano lavori di ristrutturazione per un milione e mezzo e l’affidamento della struttura per 29 anni: seconda si era piazzata proprio la All Together di Zucca. Le trattative per risolvere il contenzioso tra Acqua sport e Comune si erano rivelate inconcludenti, anche perché nel frattempo ad affossare i bilanci già colpiti dal covid ci si è messa la crisi energetica, e alla fine si era trovato l’accordo per una risoluzione consensuale del contratto, con il Comune che ha pagato 140mila euro a Pellegrini e Acquasport.

Ora, la riapertura sembra sempre più vicina. «Siamo contenti di aver continuato con la nuova amministrazione le trattative cominciate con la vecchia – spiega Zucca –. Ovviamente dobbiamo tener conto delle incertezze legate al covid e ai costi dell’energia, ma siamo pronti a gestire la piscina per i 23 anni che rimangono nel contratto. Non appena lo firmeremo, presenteremo il progetto alla città: abbiamo bisogno degli oristanesi, che devono tornare a sentire la piscina come loro».

Fra gli interventi in programma, la realizzazione di un impianto fotovoltaico. «Una piscina è un’azienda fortemente energivora, senza pannelli solari non la si può gestire. L’efficientamento energetico è un punto focale del nostro progetto», conclude Zucca.
 

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