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Oristano

Il caso

La denuncia dell’ex assessore: «Furti di lapidi in cimitero a Oristano»

La denuncia dell’ex assessore: «Furti di lapidi in cimitero a Oristano»

Efisio Sanna (Oristano Più) ha raccolto la segnalazione di un cittadino. Dalle batterie per le sepoltura nell’ala nuova ne manca una dozzina

07 settembre 2022
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i Davide Pinna

Oristano Le lamentele sul degrado e l’incuria in cui versano i cimiteri della città e delle frazioni non sono certo fatti straordinari. Stavolta, però, c’è un nuovo problema: dal camposanto di San Pietro scompaiono anche le lapidi. C’è almeno un caso accertato e della denuncia si fa carico il capogruppo di Oristano Più, Efisio Sanna: «Tutto è cominciato in primavera, quando una persona ha incaricato un marmista di andare a ritirare la lapide da un loculo per cui aveva firmato il contratto di concessione cinquantennale. Il marmista doveva occuparsi di decorarla, ma, quando si è recato in cimitero la prima volta, gli è stato detto che la lapide non era disponibile».

Col passare dei mesi ha fatto vari tentativi, «ogni volta ricevendo una risposta diversa e dilatoria per giustificare l’impossibilità di consegnare la lastra di marmo – prosegue Sanna –. Recentemente, all’artigiano è stato detto chiaramente che la lapide non c’era e che la persona avrebbe dovuto procurarsene un’altra. A questo punto, ha deciso di segnalare formalmente, tramite posta elettronica certificata, l’accaduto al Comune e ora è in attesa di una risposta».

Secondo il consigliere, ci sarebbero anche altri casi: «Basta fare un giro nell’ala nuova, per rendersi conto che nelle batterie ci sono loculi inutilizzati, aperti e senza la lapide di marmo. Sono almeno una dozzina». L’ex assessore ai Lavori pubblici, autore del piano regolatore che aveva imposto l’uniformità ai loculi attraverso l’impiego esclusivo del biancone di Orosei, spiega: «Quando il cittadino stipula la concessione, riceve per cinquant’anni il loculo compreso di lapide. A suo carico resta esclusivamente la chiusura del loculo e la decorazione della lapide, sempre che qualcuno nel frattempo non se la porti via».

Effettivamente, nell’ala nuova si vedono numerosi loculi in questa condizione: sono vuoti e senza lapide e vengono utilizzati come deposito per scope e altri attrezzi, creando una situazione per nulla decorosa. «Il cimitero di Oristano e quelli delle frazioni affrontano da cinque anni una situazione di declino, sono abbandonati alla più totale incuria e oggetto soltanto di interventi spot – attaca Sanna –. Spesso questi interventi arrivano dopo segnalazioni sui social, ma buona parte dei frequentatori del cimitero è anziana e non gli si può chiedere di denunciare su internet le eventuali situazioni di degrado».

Tornando alla questione delle lapidi scomparse, Sanna chiede un intervento immediato: «È l'ennesimo segno dell’abbandono in cui versano i cimiteri: una situazione mai vista negli ultimi decenni. L’amministrazione deve farsi carico di questo problema e risarcire i cittadini, così come dovrebbe evadere le richieste di risarcimento di chi ha subito danni nelle tombe per via degli alberi o di altri fattori. Bisogna implementare il personale, perché l’organico attuale non è in condizione di gestire i cimiteri di Oristano e delle frazioni».

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