La Nuova Sardegna

Oristano

Tribunale

Uccise la moglie a Zeddiani, a processo il 24 maggio

di Michela Cuccu

	Investigatori  davanti alla casa di Zeddiani dove si consumò il delitto
Investigatori  davanti alla casa di Zeddiani dove si consumò il delitto

Giorgio Meneghel finì a martellate la compagna Daniela Cadeddu

23 marzo 2023
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Oristano Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Oristano Federica Fulgheri, ha rinviato a giudizio Giorgio Meneghel, accusato di aver ucciso la moglie Daniela Cadeddu il 5 febbraio di un anno fa a Zeddiani. Il processo si terrà in corte d’assise a Cagliari il prossimo 24 maggio.

La decisione è stata assunta dal giudice al termine dell’udienza preliminare che ha dichiarato l’uomo in grado di intendere e di voler al momento del fatto.

Si chiude così un capitolo importante sul femminicidio di Daniela Cadeddu, la donna di 51 anni originaria di Cabras uccisa il 5 febbraio a martellate nel sonno. Dormiva nella sua casa di via Roma, dove il marito Giorgio Meneghel, 54 anni, era appena rientrato. Era passata da poco l’alba e Giorgio Meneghel, agricoltore, dopo aver fatto colazione col padre, sembrava esser diretto in campagna. Improvvisamente, decise invece di tornare sui suoi passi per aggredire la moglie che ancora era a letto e finirla con una serie di martellate.

Compiuto il delitto, aveva chiamato i carabinieri ai quali aveva detto di venirlo a prendere perché aveva appena ucciso la moglie. Arrestato subito dopo, non è mai uscito dal carcere e tutt’ora è recluso a Lanusei dove è in attesa di conoscere il suo destino. La richiesta di rinvio a giudizio è stata chiesta dal pubblico ministero Sara Ghiani. In precedenza l’avvocata Francesca Accardi che aveva sollecitato una perizia psichiatrica per certificare lo stato di salute mentale del suo assistito, il quale aveva reso piena confessione sin dal primo interrogatorio. La difesa avanzava però il dubbio che Giorgio Meneghel fosse stato in possesso di tutte le sue facoltà mentali e quindi non in grado di stare in giudizio. L’esame del perito, nominato dalla giudice per le indagini preliminari Silvia Palmas, ha però dato un esito molto chiaro: Giorgio Meneghel è capace di intendere e volere e di stare a processo e verrà processato da fine maggio.

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