La Nuova Sardegna

Oristano

La disputa

Clienti troppo chiassosi in un bar di Arborea, i gestori finiscono dal giudice

di Enrico Carta

	El Nino bar in un'immagine di Google Maps
El Nino bar in un'immagine di Google Maps

Denunciati dai vicini che lamentavano un esagerato disturbo i titolari di El Niño. Contestata anche la violazione della norma comunale sull’uso degli spazi esterni al locale

07 giugno 2023
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Arborea Troppo chiasso, sostengono i vicini. Qualche parola a voce magari alta, ma nulla di più, ribattono i gestori del Niño bar in piazza Cocco Ortu. La disputa si decide in tribunale con i primi che saranno parte civile e i secondi che saranno imputati al processo che si aprirà il 13 ottobre. La decisione è stata presa ieri dalla giudice Cristiana Argiolas, di fronte alla quale si è tenuta l’udienza predibattimentale. Poteva decidere per un non luogo a procedere, ha invece scelto di far approfondire il caso a un altro giudice. La disputa va avanti da diversi anni. Tre signore la cui casa si trova proprio nei pressi del bar lamentavano da tempo il chiasso eccessivo della clientela. Più volte chiesero l’intervento dei carabinieri per far interrompere i conviviali, ma non ottennero risultati e così decisero di sporgere denuncia.

Ai gestori del bar, Sandra De Vecchi e Paolo Atzeni, il pubblico ministero Daniela Caddeo contesta il disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone. In quanto titolari di un’attività sono tenuti a impedire che, nel loro locale, i clienti passino momenti troppo chiassosi. Secondo l’accusa, lasciavano poi sedie e tavolini all’esterno del bar anche durante le ore di chiusura agevolando i ritrovi chiassosi. La seconda contestazione riguarda il mancato rispetto di una prescrizione imposta dal regolamento comunale che disciplina le attività dei locali che somministrano alimenti e bevande: qualsiasi loro attività all’aperto deve avere il previo assenso dei proprietari degli edifici prospicienti se la sua apertura possa arrecare problemi per la vivibilità e la riservatezza delle abitazioni vicine e di chi ci abita.

A sostenere le accuse c’è anche l’avvocata Rossella Oppo che si è costituita parte civile per due delle tre vicine individuate come parti offese. Al contrario, l’avvocato Nicola Battolu che difende i titolari del bar ha chiesto il non luogo a procedere, anche sulla scorta di quanto certificato dai carabinieri in una serie di controlli. Ai militari, chiamati a intervenire, tutto sembrò normale. Servirà il processo per capire da che parte stia la ragione.

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