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Dopo le analisi Asl

Oristano, zanzare positive al virus della febbre del Nilo


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Aumentano le preoccupazioni

01 agosto 2023
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Oristano Un gruppo di zanzare è risultato positivo al virus della West Nile (Febbre del Nilo) nel territorio di Torregrande. Dopo i due casi di cornacchie positive a Solarussa, la Febbre del Nilo continua a circolare fra gli animali nel territorio dell’oristanese.

I campioni di zanzare risultati positivi al virus sono stati spediti al centro di referenza nazionale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo per la conferma. “In genere una pura formalità”, ha spiegato il dottor Enrico Vacca, responsabile del settore della Sanità Animale della Asl 5 di Oristano, “intanto abbiamo già inviato al Comune di Oristano una proposta di ordinanza sindacale al fine di mettere subito in campo tutte le misure di prevenzione e controllo ed evitare così un’ulteriore diffusione del virus ed eventuali contagi all’uomo e ai cavalli”.

L’Istituto Zooprofilattico della Sardegna e il Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria della Asl 5 hanno sistemato una quindicina di trappole in tutto l’oristanese per la cattura di gruppi di zanzare, in punti strategici, come nella zona dell’ospedale San Martino. “Una di queste trappole a Torregrande, nel territorio del Comune di Oristano, ha catturato un pool, ovvero un gruppo di zanzare (culex pipiens), risultate positive al virus”, ha aggiunto il dottor Vacca, “abbiamo informato anche l’assessorato regionale alla sanità affinché il sangue, gli organi e i tessuti dei donatori vengano sottoposto agli opportuni controlli».

  Qualche settimana fa erano risultate positive al virus della Febbre del Nilo, due cornacchie, abbattute dallo stesso cacciatore nel medesimo punto, nel territorio comunale di Solarussa. Il virus West Nile, trasmissibile dagli uccelli infetti all’uomo o ad altri animali attraverso la puntura di zanzara, nell’80 per cento dei casi da luogo a forme asintomatiche, nel 20 per cento causa sintomi simili a quelli influenzali (febbre, mal di testa, nausea e vomito) e in una percentuale inferiore all’1 per cento provoca encefaliti o meningoencefaliti. Dall’inizio di maggio 2023 sono stati segnalati 6 casi confermati di infezione da West Nile Virus (WNV) nell’uomo. 3 di questi si sono manifestati nella forma neuro-invasiva, 2 casi identificati in donatori di sangue, 1 caso di febbre (nessun caso umano in Sardegna). La sorveglianza veterinaria ha consentito di identificare la presenza del WNV in 20 uccelli (2 uccelli a Solarussa) e in 17 pool di zanzare (un pool a Torregrande).

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