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Come salvare il nostro mare: ecco la ricetta dell’Imc e del Cnr di Oristano


	Un fondale marino
Un fondale marino

Le due istituzioni scientifiche lavorano per il primo centro nazionale di ricerca dedicato alla biodiversità. Giovedì 7 settembre le relazioni degli esperti all’Hospitalis Sancti Antoni

06 settembre 2023
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Oristano Duemila circa i ricercatori coinvolti, otto i nodi di intervento, quarantotto i partner tra università, enti pubblici di ricerca, enti privati e imprese. Sono alcuni numeri del National Biodiversity Future Center, il primo centro di ricerca italiano dedicato alla biodiversità, istituito e finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e coordinato dal Cnr. Degli obiettivi del Centro, indicato con la sigla NBFC, delle iniziative di ricerca e innovazione sulla biodiversità mai tentate in Italia si parlerà domani, giovedì 7 settembre, dalle 10 all’Hospitalis Sancti Antoni di Oristano, durante un incontro organizzato dalla Fondazione IMC, Centro Marino Internazionale, in collaborazione con CNR-IAS, l’istituto del Centro Nazionale per le Ricerche per lo Studio degli impatti antropici e la sostenibilità in ambiente marino. Durante l’evento verrà presentato, in particolare, il Nodo 2 che richiama le “Soluzioni per invertire la perdita di biodiversità marina e gestire le risorse marine in modo sostenibile”.

«È un insieme coordinato di attività di ricerca – spiega Paolo Mossone, direttore dell’IMC di Oristano – indirizzate alla riduzione della pressione antropica sulla biodiversità marina del Mediterraneo, definendo e testando soluzioni per ridurre la perdita di biodiversità dovuta ad attività umane come la pesca, la navigazione e il turismo». Sono proprio la Fondazione IMC, in qualità di affiliato del National Biodiversity Future Center, e il nucleo CNR-IAS operante nei locali della stessa Fondazione IMC, a sviluppare sul territorio della Sardegna le attività del Nodo 2, orientate all’uso sostenibile della biodiversità marina, al ripristino della biodiversità e degli ecosistemi e alla valorizzazione sostenibile delle risorse marine.

All’incontro, che sarà aperto dal direttore Paolo Mossone e dal sindaco Massimiliano Sanna, moderato dal Presidente della Fondazione IMC Centro Marino Internazionale, Stefano Guerzoni, interverranno l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Marco Porcu; la direttrice generale di Sardegna Ricerche, Maria Assunta Serra; il presidente della VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera, Mauro Rotelli; il direttore del dipartimento Scienze del sistema terra e Tecnologie per l'ambiente del CNR, Fabio Trincardi; la dottoressa Maria Chiara Chiantore del Dipartimento di Scienze della terra, dell’ambiente e della vita dell’università di Genova; la responsabile dell’area Ecologia e pianificazione degli ecosistemi costieri della Fondazione IMC, Maura Baroli; il responsabile dell’area Acquacoltura sostenibile della Fondazione IMC, Stefano Carboni; il responsabile della sede di Oristano CNR-IAS, Giovanni De Falco, e l’assessore dell’Ambiente del Comune di Oristano, Maria Bonaria Zedda.

«L’evento – sottolinea il direttore Paolo Mossone – rappresenta un’occasione di grande importanza per dibattere sulle iniziative scientifiche e gestionali che possono essere intraprese a livello locale e nazionale per la tutela della biodiversità degli ambienti marini e costieri e delle loro ricadute in campo sociale ed economico».

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