La Nuova Sardegna

Oristano

Viabilità e trasporti

La Motorizzazione blocca il trasferimento della stazione Arst a Oristano

di Michela Cuccu

	Studenti, autisti e pullman alla stazione dell'Arst di via Cagliari
Studenti, autisti e pullman alla stazione dell'Arst di via Cagliari

Non è stato omologato il percorso da via Cagliari per raggiungere il polo intermodale di via Ghilarza perché manca una rotonda. Anche le linee cittadine non cambiano il capolinea, ma per motivi economici legati al consumo di carburante

23 settembre 2023
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Oristano La stazione dell’Arst resta dov’è. «La Motorizzazione civile non ha omologato il nuovo percorso delle linee extraurbane. Serve infatti una nuova rotonda tra via Ghilarza e via Marroccu che garantisca la sicurezza del traffico veicolare in quella zona». È l’assessore Ivano Cuccu a spiegare i motivi del rinvio del trasferimento del terminal in via Ghilarza che a giugno, durante l’inaugurazione del polo intermodale, era stata dato per imminente sia dal Comune che dall’azienda dei trasporti. L’Arst inizialmente aveva parlato di inizio estate, mentre l’assessore comunale Ivano Cuccu, più cautamente, ipotizzò il trasferimento a luglio e, infine, sempre l’Arst aveva individuato settembre, in concomitanza o magari prima dell’apertura dell’anno scolastico, come data pressoché certa per il trasloco degli autobus delle linee extracomunali nella nuova stazione.

Invece, tutto è rinviato, compreso il trasferimento sempre in via Ghilarza, del capolinea degli autobus delle linee urbane. Meglio andare per gradi. L’assessore Cuccu ha voluto chiarire la questione, anche relativamente al suo ruolo di assessore che si è visto rinnovare l’incarico solo ai primi di settembre, a conclusione della crisi comunale durata due mesi con tanto di revoca di tutte le deleghe da parte del sindaco, Massimiliano Sanna: «Da pochi giorni ho potuto riprendere il lavoro e uno dei primi atti da me compiuti dopo la riconferma è stato convocare una riunione in Comune con il capo dell’Ufficio Tecnico e con il direttore dell’Arst, Carlo Poledrini. Per prima cosa – dice l’assessore – mi sono preoccupato di ottenere dalla Motorizzazione l’omologazione dei nuovi percorsi, che è stata rilasciata solo per le linee urbane, mentre per quelle extra urbane sarà necessario costruire una nuova rotonda tra via Ghilarza e via Marroccu».

Ed ancora: «Non è vero che il trasferimento dei pullman da via Cagliari sia diventato un mistero» dice l’assessore non nascondendo il proprio disappunto per le dichiarazioni rilasciate dal capogruppo di Oristano Più, Efisio Sanna, su La Nuova di ieri, che aveva detto: «Pur trattandosi di un argomento importantissimo per la città e la provincia, sulla vicenda il silenzio è totale». Cuccu si difende: «L’attenzione sulla questione è altissima: se il trasferimento degli autobus è stato rinviato non è certo per volontà del Comune».

Il punto è che le cose resteranno del tutto invariate. Persino il capolinea degli autobus cittadini, per il momento, non sarà portato in via Ghilarza. In questo caso il problema non sarebbe legato a lacune di tipo infrastrutturale, ma prettamente pecuniarie. L’assessore spiega: «La rimodulazione dei percorsi ne comporta l’allungamento. Servirà più carburante e dunque i costi lieviteranno. Aumenti dei quali non possono farsi carico né il Comune né l’Arst. Per questo abbiamo interpellato l’assessorato regionale ai Trasporti che dovrà erogare i fondi».

Cuccu è ottimista: «Le risorse arriveranno così come quelle necessarie per realizzare la nuova rotonda di via Ghilarza che servirà per le linee extraurbane. L’assessore regionale ai Trasporti, Antonio Moro, ci ha dato ampie rassicurazioni». La rotonda non sarà però l’unica opera necessaria per completare il trasloco dall’attuale stazione di via Cagliari. «Dovremo costruire delle pensiline nei parcheggi tra il palazzo della Provincia e l’ospedale, da dove appunto partiranno i pullman degli studenti verso i centri di provenienza, indispensabili soprattutto la sera per non lasciare i ragazzi senza un riparo in attesa dell’autobus per far rientro a casa. Le realizzeremo appena avremo certezza sulla data del trasferimento della stazione».

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