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Oristano

Urbanistica

Sì al trasferimento delle terre civiche a Torregrande, “liberate” circa 300 case


	Una panoramica di Torregrande, dove la questione degli usi civici era particolarmente problematica
Una panoramica di Torregrande, dove la questione degli usi civici era particolarmente problematica

Il lavoro di Regione e Comune ha spostato il vincolo e consente ai proprietari delle mura di essere anche proprietari del terreno che sinora era demaniale

25 settembre 2023
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Oristano Con la firma della determina di autorizzazione da parte del Direttore generale dell’assessorato regionale all’Agricoltura diventa effettivo il piano di trasferimento della terre civiche di Torregrande dall’area compresa tra la torre e il porticciolo alla porzione di pineta compresa tra il tennis club e il campeggio Spinnaker. Questa mattina, lunedì 25 settembre, il provvedimento è stato illustrato a Cagliari, dall’assessora regionale all’Agricoltura Valeria Satta, dal sindaco di Oristano Massimiliano Sanna e dall’assessore comunale all’Urbanistica e agli usi civici, Ivano Cuccu, che hanno espresso grande soddisfazione per la soluzione di un problema ultradecennale. Erano presenti anche la direttrice generale dell’assessorato all’Agricoltura Maria Giuseppina Cireddu e la dirigente del settore Programmazione e gestione delle risorse del Comune di Oristano Mariella Chergia.

«È una giornata importante per il Comune di Oristano: dopo più di vent’anni si pone fine a un problema annoso, quello degli usi civici, che gravava sul territorio comunale – ha detto l’assessore Valeria Satta –. Finalmente la Regione, tramite la direzione dell’Assessorato all’Agricoltura, in sinergia con lo stesso Comune di Oristano, ha posto termine eliminando un grande problema per la comunità. Con la stessa volontà vogliamo intervenire a favore di tutti quegli altri comuni sardi che soffrono dello stesso problema».

La delibera che definiva il piano di trasferimento degli usi civici era stata approvata all’unanimità dal consiglio comunale alla fine del mese di luglio: interessa circa trecento fabbricati nell’area tra la torre spagnola e il porticciolo. Quei terreni sono sdemanializzati, ma viene mantenuto il vincolo paesaggistico, mentre per quelli sui quali viene trasferito l’uso civico ovvero la porzione di pineta di Torregrande tra il camping Spinnaker e il tennis club, si applica la normativa del codice dei beni culturali e del paesaggio.

«È un traguardo straordinario per il Comune che completa un percorso intrapreso da varie amministrazioni, iniziato nel 2009, quando ancora le procedure regionali non erano entrate in contrasto con quelle nazionali, per superare e rimuovere i problemi che riguardavano svariati immobili di proprietà di privati cittadini che, ignari, si sono trovati a possedere un bene senza poterne disporre in maniera incondizionata», aveva spiegato in quell’occasione il sindaco Massimiliano Sanna, che ora ribadisce: «La firma della determina da parte della dirigente regionale sancisce la bontà del percorso intrapreso dal Comune e della collaborazione con gli uffici dell’assessorato regionale all’Agricoltura. È un primo passo, che consente a più di 300 famiglie di avere la piena proprietà degli immobili acquistati nel corso degli anni, che apre la strada alla definizione della posizione di tanti altri cittadini alle prese con questo problema in altre aree della città e delle frazioni».

«Finora questo diritto non era loro riconosciuto _ ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica, Ivano Cuccu –. Chi avesse voluto vendere non avrebbe potuto farlo proprio per la presenza del vincolo di uso civico: nessun notaio avrebbe effettuato il rogito. Oggi, 300 famiglie proprietarie di immobili a Torregrande hanno finalmente piena disponibilità dei loro beni. Si è compiuto un atto di giustizia, grazie anche allo scrupoloso lavoro e alla collaborazione tra il Comune e la Regione».

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