La Nuova Sardegna

Oristano

Il festival

A Oristano c’è Fàulas per cancellare i falsi miti sulla Sardegna

di Enrico Carta

	Un'immagine della passata edizione del festival Fàulas
Un'immagine della passata edizione del festival Fàulas

Sabato 7 e domenica 8 ottobre gli eventi organizzati dall’Assemblea Natzionale Sarda

05 ottobre 2023
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Oristano La parola favole in italiano evoca per lo più i ricordi di quando si era bambini. In lingua sarda non ha invece un’accezione positiva o, meglio, non ha principalmente quella. Sas fàulas sono anche le storie senza un fondo di verità ovvero le bugie. Sono narrazioni, falsi miti che l’Assemblea Natzionale Sarda prova a cancellare. Lo fa con la seconda edizione del «festival che ribalta i luoghi comuni sulla Sardegna», scegliendo per il proprio bis Oristano che, già un anno fa, aveva ospitato l’esordio della due giorni. Allora era dicembre, stavolta si sono scelti sabato 7 e domenica 8 ottobre. L’associazione di volontari i che lavora per tutelare e promuovere il patrimonio linguistico, storico, culturale e ambientale sardo ha optato per la città di Eleonora e degli Arborea non solo per la sua posizione geografica, ma anche per il significato storico simbolico che si porta dietro proprio grazie ai fasti del medioevo.

Fàulas, come spiega il presidente dell’associazione Riccardo Pisu Maxia «indaga chi siamo e che percezione abbiamo di noi stessi: chi sono i sardi? Chi ne ha raccontato la storia e chi ne racconta il presente? Cosa di quel che si dice è uno stereotipo? Fàulas è un grande specchio per provare a guardarci meglio e ragionare su quel che pensiamo di essere». Domani e domenica lo si fa prendendosi seriamente, ma lasciandosi andare anche all’allegria e al gioco, «senza pensare di risolvere dilemmi o presentare verità assolute». Si mira semmai «a mettere alla prova le nostre convinzioni e non dare più come assodate verità storiche, economiche e culturali che spesso fanno acqua da tutte le parti».

Le risposte che si cercano e che si vogliono costruire arriveranno attraverso giochi, momenti culturali, interviste, proiezioni, visite guidate, DJ set, musica dal vivo, percorsi di degustazione e i monologhi di ANS Talk. Il palcoscenico in cui tutto ciò si svolgerà è il centro storico, non solo nei suoi luoghi storici e in quegli edifici abitualmente deputati ad ospitare eventi culturali, ma anche nei locali e nei bar, proprio perché l’obiettivo è portare il festival tra le persone. Si inizia domani alle 10 in piazza Roma con la presentazione, prima di cominciare con “S’indipendente incontra filosofia De Logu” con Ivan Monni, Roberta Olianas, Riccardo Onnis e Federica Pau. Si va avanti alle 15 con Parole di scienza. S’universi a bolu con Matteo Tuveri. Alle 16.30 proiezione di cartoni animati, con testi in sardo, presentati da Angelo Congiu. Alle 18 Giochiamo in sardo con Marco Piras che organizza Sardoo e Buca iscapa, origa parada. Alle 20 proiezione dei documentari Orchestra in limba di Monica Dovarch e Argento vivo di Stefania Porcheddu. Alle 22 musica con Nice & Gloria in via De Castro.

Dopo i balli della sera prima, domenica si inizia alle 10 con una passeggiata Tra i luoghi comuni di Oristano, dietro la guida di Federica Marrocu. Alle 11.30 la Tavola rotonda letteraria con Stefania Carta, Giorgia Luppi, Luigi Porceddu, Erre Push e Manuel Cherchi. Alle 15 ecco gli ANS talks con monologhi di Godfrey Baldachino, Marc Demont, Noemie Podda, Sara Corona, Marta Spada, Bustianu Pilosu e l’esibizione musicale di Pierpaolo Vacca. Quindi un aperitivo, prima del finale delle 20 con il concerto di Cinotz e Pierpaolo Vacca.

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