La Nuova Sardegna

Oristano

Il caso

Crociata a Oristano per spegnere i dissuasori acustici che cacciano gli storni

di Michela Cuccu

	Migliaia di storni in volo sull'ex carcere di piazza Manno
Migliaia di storni in volo sull'ex carcere di piazza Manno

Per molti cittadini i richiami acustici che imitano il verso dei rapaci hanno un volume troppo alto e non starebbero sortendo l’effetto sperato. C’è chi pensa a una petizione

01 novembre 2023
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Oristano «Spegnete il grido dei rapaci». Sembra non abbia riscontrato molto gradimento la scelta di trasmettere con degli altoparlanti la riproduzione dello stridio dei falchi per allontanare gli storni dal centro della città. Per qualcuno il rimedio per evitare che ogni mattina strade e piazze si trovino ricoperte da un tappeto di guano causato dalle deiezioni di centinaia di migliaia di uccelli che stanno sostando a Oristano, sembrerebbe addirittura peggiore del danno provocato dagli stessi storni che hanno eletto soprattutto gli alberi di piazza Roma e piazza Manno quale loro temporanea dimora prima di migrare verso l’Africa.

C’è chi è andato a protestare in Comune e chi, addirittura, sta organizzando una raccolta di firme per chiedere di trovare una soluzione diversa a quella di emettere dal tramonto sino alla sera, a intermittenza e molti decibel, il verso dei rapaci che serve a spaventare gli altri uccelli e farli andar via. C’è anche chi racconta come in alcune zone gli storni si allontanino per pochi minuti per poi tornare ai nidi, quasi abbiano compreso che quel verso sia un bluff e che di falchi non ce ne sia nemmeno l’ombra. Il Comune è già intervenuto abbassando il volume dello stridio, ma, a quanto pare, nemmeno questa soluzione avrebbe soddisfatto i residenti. Fatto sta che, come testimonia il video pubblicato sul nostro sito nei giorni scorsi, il problema ha bisogno di una soluzione perché si stavano creando seri problemi di igiene, oltre che di decoro urbano, per l’esagerata presenza di storni.

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