La Nuova Sardegna

Oristano Nessun responsabile, almeno in sede penale per il gigantesco rogo che a fine luglio del 2021 distrusse oltre 13mila ettari di boschi e aree di pregio nel Montiferru, lambendo diversi paesi tra cui Cuglieri e Santu Lussurgiu. Oggi 8 novembre il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Oristano Federica Fulgheri ha infatti respinto la richiesta di apertura indagini chiesta dai legali di alcuni residenti che avevano subito danni, confermando la richiesta di archiviazione presentata ad aprile dalla pm Sara Ghiani.

L’ordinanza del giudice non ha convinto Roberto Dau e Giuseppe Piras, Maria Serena Contini e Rafaele Cocco, Sandra Sassu e Gianfranco Cubadde, gli avvocati che per conto di residenti e imprenditori colpiti dalle conseguenze dell’incendio avevano chiesto un supplemento di indagini ritenendo non condivisibile la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura.

Il giudice nell’ordinanza ha ribadito che «la conclamata imprevedibilità e imprevenibilità dell’evento incendiario che interessò il Montiferru a partire dalla sera del 23 luglio, conduca a ritenere superfluo in assenza di manifesti vizi nell’organizzazione del servizio antincendio e nella sua gestione, ogni approfondimento investigativo a tali aspetti riferito, invocato dagli opponenti che si risolverebbe in un accertamento esplorativo o comunque del tutto inidoneo a mutare le conclusioni, dunque privo di utilità nella stretta prospettiva penalistica...è evidente che in una situazione nella quale sono stati riscontrati salti di fuoco anche superiori ai cento metri con una avanzamento del fronte di 500 metri ogni quarto d’ora, (anche la rigorosa osservanza delle prescrizioni) non avrebbe in alcun modo impedito l’espansione delle fiamme».

Rimane aperta, pur con evidenti difficoltà l'azione di responsabilità civile.