La Nuova Sardegna

Oristano

L’estate 2023

Estate da record nelle coste del Sinis: a Cabras aumentano turisti e pernottamenti

di Paolo Camedda

	La spiaggia di San Giovanni di Sinis
La spiaggia di San Giovanni di Sinis

Saldo positivo rispetto al 2022: i vacanzieri sono stati 32.688 (più 7,5%) e i pernottamenti 93.488 (più 3,1%). Incassati dalla tassa di soggiorno circa 150mila euro. Altri 500mila euro arrivano dai parcheggi sul litorale

09 dicembre 2023
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Cabras L’estate è ormai un ricordo, ma i numeri sono ancora attuali. La scorsa stagione turistica offre solo indicatori positivi, segnali di una tendenza di crescita che si conferma. I dati estrapolati dal software gestionale della tassa di soggiorno e quelli ricavati dall’utilizzo dei servizi di parcheggio a pagamento offrono un quadro che fa sorridere l’amministrazione comunale guidata da Andrea Abis, anche perché assieme alle presenze crescono anche gli incassi che consentiranno nuovi investimenti nei servizi per l’intero comune di Cabras.

I numeri Rispetto al 2022 le presenze nelle strutture ricettive passano da 30.400 turisti a 32.688 per un incremento del 7,5%. Assieme alle presenze cresce anche il numero dei pernottamenti passati da 90.606 dello scorso anno a 93.448 dell’estate appena passata. Il saldo percentuale fa quindi segnare un più 3,1%. Questo ha ripercussione anche sulla quantità di ticket pagati per il parcheggio che sono cresciuti, segnando un incremento del 6,2% con un totale di parcheggi nelle aree di sosta a pagamento di 152.805 a fronte delle 143.886 dell’anno precedente. Si può quindi stimare che nelle spiagge del Sinis di Cabras hanno fatto il bagno circa mezzo milione di vacanzieri.

Gli incassi Tutta questa massa di persone porterà dei benefici notevoli nelle casse comunali. L’aumento degli introiti legati alla tassa di soggiorno è notevole e fa segnare un più 89% sul 2022, quando il Comune aveva contato 79.000 euro. Stavolta è andata decisamente meglio con circa 150mila euro, quasi un raddoppio che va oltre ogni previsione. A ciò si aggiungono le entrate sui parcheggi che hanno fatto registrare un più 10,5% sugli incassi netti che passano da 407.000 euro a 507.000 euro. Se a questi numeri si aggiungono gli accessi (più 16%) ai siti gestiti dalla Fondazione Mont ‘e Prama, di cui il Comune è socio, si capisce ancora meglio quanto la destinazione Cabras-Sinis-Mont ’e Prama sia un richiamo forte per il turismo.

La provenienza dei turisti Al di là dei numeri e degli incassi, analizzando nel dettaglio questi dati, si può anche risalire alla provenienza dei vacanzieri che scelgono Cabras. Delle 32.688 persone registrate nelle strutture ricettive, la maggior parte sono italiani: circa 22mila. Gli altri 12mila sono turisti stranieri e sono quelli che, in percentuale, hanno consentito di fare il balzo in avanti visto che segnano un dato del più 33%. Eppure è buono anche il progresso nell’accoglienza degli italiani che fa segnare un più 1,1%.

A proposito degli stranieri, la fetta più cospicua è quella dei tedeschi che, con i loro 3370 arrivi, coprono quasi il 35% delle intere presenze, superando i francesi che si fermano al 21%, gli svizzeri che rappresentano il 12% del totale del turismo locale, i Paesi Bassi col loro 6% di viaggiatori nel Sinis, gli spagnoli e gli austriaci con il 5% del totale. Non mancano poi, anche se più sporadici, i vacanzieri provenienti da Belgio, Rapubblica Ceca, Slovenia e Polonia.

Tra i paesi che non appartengono all’Unione Europea (neanche la Svizzera è nell’UE, ndr), si contano 1.000 arrivi, con il maggior numero di turisti provenienti da Regno Unito (39%), Stati Uniti (29%), Canada (14%), Australia (9%), Brasile (3%), seguiti da Russia, Argentina, Nuova Zelanda e Cina.

Gli alloggi Il totale dei posti letto dichiarati a Cabras è di 2.520, con il 25% coperto dagli alloggi a locazione breve, seguiti dal 24% nei camping, dal 19% delle case vacanza, dal 9% degli agriturismi, dall’8% dei bed and breakfast, dal 6% degli alberghi e dal 5% degli affittacamere o altre strutture. Dei 93.448 pernottamenti, la maggior parte è stata nelle case vacanza o nel settore delle locazioni brevi con 41.723, il 45% del totale. A seguire gli alberghi con 18.358 pernottamenti per una percentuale del 20%, quindi gli agriturismi con 12.991 presenze (14%), i camping con 11.512 che rappresentano il 12% del totale, i B&B e i residence con 8.864 pernottamenti che valgono il 9%.

I commenti degli amministratori Partendo dal sindaco e proseguendo con gli assessori Carlo Trincas, Enrico Giordano e Carlo Carta, le reazioni sono improntate alla soddisfazione. Il primo cittadino Andrea Abis rimarca: «I dati sono inequivocabili e descrivono l’andamento di una cittadina in forte crescita turistica. Stiamo vedendo i risultati di anni di lavoro e programmazione e il merito va distribuito al mix costituito dall’interazione tra pubblico e privato. Con un’adeguata quantità di finanziamenti e l’attuazione di un piano strategico di sviluppo, l’intera area vasta del Sinis potrà avere ulteriori grandi opportunità di crescita».

L’assessore al Turismo, Carlo Trincas, si concentra sulla grande quantità di «eventi culturali, concerti, spettacoli e intrattenimenti che hanno caratterizzato la scorsa stagione. Ci sono stati più di cinquanta eventi tra il centro storico, la marina di San Giovanni di Sinis e il villaggio di San Salvatore. Ricordo i festival culturali della Fondazione Mont’e Prama, la festa di San Salvatore e la Corsa degli Scalzi, il Festival della Bottarga. Ciò è stato possibile grazie alle entrate collegate alla tassa di soggiorno».

Gli assessori Enrico Giordano (Lavori pubblici) e Carlo Carta (Ambiente) spiegano che grazie alle entrate derivanti dai parcheggi, quantificate in circa mezzo milione, «riusciamo a garantire gli interventi per la salvaguardia e l’allestimento del litorale con la predisposizione di aree di sosta, la sistemazione di strade, la manutenzione degli impianti fognari delle aree di Is Aruttas, Mari Ermi, San Giovanni, la manutenzione dei servizi igienici, le passerelle per la spiaggia, l’accessibilità per i disabili». Tra le opere del 2023 vanno poi aggiunti il ponte pedonale in legno di Mari Ermi, il ritiro e lo smaltimento dei rifiuti che costa circa 200mila euro di spesa, e le opere di supporto ai diportisti. Ora l’amministrazione inizierà un confronto con le varie categorie produttive interessate per capire dove si possa ulteriormente migliorare.

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