La Nuova Sardegna

Oristano

La tragedia sfiorata

Albero crollato nel giardino delle scuole medie a Oristano, il Comune: «La pianta non dava segni di instabilità»

di Enrico Carta

	Il pino crollato in via Busachi nel giardino della scuola media Leonardo Alagon (il servizio fotografico è di Francesco Pinna)
Il pino crollato in via Busachi nel giardino della scuola media Leonardo Alagon (il servizio fotografico è di Francesco Pinna)

L’assessora Zedda chiarisce che il pino di via via Busachi era stato controllato di recente. Il peso di decine di migliaia di storni potrebbe essere una delle cause del crollo. La preoccupazione della dirigente scolastica Giuseppina Loi e le critiche del consigliere di centro sinistra Efisio Sanna

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Oristano Tirato un sospiro di sollievo perché non ci sono state vittime, restano i danni, le critiche e pure le difese di chi è chiamato in causa. Il Comune, ad esempio, risponde così all’episodio di via Busachi, dove nelle primissime ore del mattino di oggi 12 dicembre, è piombato al suolo (guarda il video) un enorme pino messo a dimora decenni fa nel giardino della scuola media di viale Diaz intitolata a Leonardo Alagon:  «È stato un evento improvviso e del tutto inatteso. L’albero proprio pochi giorni fa era stato sottoposto ad analisi della stabilità e non presentava segni esteriori che indicassero un imminente cedimento». La precisazione è dell’assessore all’Ambiente del Comune di Oristano, Maria Bonaria Zedda, che, accompagnata dai tecnici comunali, ha immediatamente effettuato un sopralluogo nel giardino della scuola.

«I tecnici spiegano che il ribaltamento della zolla, con la rottura netta di una grande radice, lascerebbe presupporre un eccessivo carico di punta sulla chioma – chiarisce l’assessore Zedda –. Gli uffici che si occupano della manutenzione e della cura del verde urbano stanno svolgendo tutte le verifiche per stabilire se altre cause esterne possono avere contribuito alla caduta dell'albero, considerata anche la particolare posizione tra un fabbricato e la recinzione che lascia presupporre che in passato siano state troncate alcune radici».

L’assessora Maria Bonaria Zedda evidenzia anche: «Dallo scorso mese di novembre è in corso il censimento del verde pubblico con l’esecuzione di una prima valutazione della stabilità, cui sta seguendo un’analisi più approfondita, attualmente in corso, che interessa tutti gli alberi posti negli edifici scolastici di proprietà del comune e quelli posti lungo la viabilità. Il monitoraggio da parte degli uffici comunali del verde pubblico è quindi sempre attivo».

Prima ancora che dal Comune arrivasse la precisazione, il consigliere di centro sinistra Efisio Sanna (Oristano Più) aveva espresso diverse perplessità su una serie di aspetti, chiamando in causa, oltre all’assessorato anche la società in house del Comune Oristano Servizi che della cura del verde pubblico ha la sua missione: «I crolli di alberi avvenuti negli ultimi mesi ci preoccupano non poco. Ci preoccupa soprattutto l’ultimo, dentro il cortile della scuola, poiché avvenuto in condizioni meteorologiche normalissime e non eccezionali quali vento o forte pioggia. Fortunatamente non ci sono feriti e danni, ma non si può sempre sfidare la sorte. Non voglio lucrare sulla vicenda e non voglio neppure girarla in contrapposizione politica. Rilevo che c’è un serio problema relativo alla manutenzione e alla sorveglianza degli alberi in città e frazioni. Poiché da almeno sei anni non c’è traccia di un monitoraggio degli stabilità degli alberi visivo e strumentale, alcuni mesi fa, nel maggio del 2023, avevamo presentato un’interpellanza chiedendo appunto conto della mancata osservazione e verifica delle alberature. Per tutta risposta abbiamo ricevuto un generico faremo, vedremo, provvederemo. Il vedremo non è più accettabile, da subito occorre fare qualcosa. Vanno immediatamente reperite le risorse per procedere ad appropriati studi e alle verifiche di stabilità, visto che a volte si spendono soldi in questioni meno importanti. Non c’è bisogno di scomodare recenti sentenze della Cassazione per ricordare che il controllo e il monitoraggio degli alberi spetta al comune, anche se a realizzato da ditta esterna o partecipata. Oltre a responsabilità di diversa natura, il Comune ha la responsabilità politica di affrontare il tema con tutta l’energia e l’impegno possibili. La responsabilità politica è ancora più chiara ed evidente, in costanza di una logica spartitoria, che ha visto la lottizzazione partitica delle cariche apicali in seno alla società Oristano Servizi».

Nessuno li ha nominati, ma chi abita nella zona ha ben chiara la situazione e tra le cause che hanno portato al crollo del pino c’è sicuramente la presenza di centinaia di migliaia di storni. Da un mese e mezzo, al calar del sole, decine di migliaia di uccelli si poggiavano anche sulle fronde del pino crollato. Detta così fa quasi sorridere, ma visto che uno storno pesa circa 100 grammi, se se ne poggiano 10mila sui rami – è un numero che potrebbe anche essere inferiore rispetto a quello reale – significa che l’albero ha dovuto sopportare per tantissimi giorni un peso enorme.

Intanto ci sono i problemi da affrontare. La dirigente della scuola media Giuseppina Loi mostra tutta la sua preoccupazione, anche perché, sempre a causa degli storni, nei giorni scorsi era venuto giù il tronco di un pino nel giardino della scuola dell’infanzia da lei stessa diretta, in via D’Annunzio: «È necessario che il Comune ci dia le massime garanzie. Le scuole sono dei luoghi che prima ancora di altri devono essere controllati, non vorremo mai doverci trovare a fare i conti con situazioni mai peggiori. Tra l’altro, l’albero è crollato sulla casa dell’ex custode della scuola, oggi disabitata, ma adibita a magazzino. Abbiamo tante attrezzature e materiale didattico all’interno e vorremmo avervi accesso quanto prima».

Difficile per il momento stabilire dei tempi. Anche la rimozione dell’albero richiede una procedura complessa. L’intervento dei vigili del fuoco è servito solo per delimitare la zona e isolare il palo dell’illuminazione letteralmente divelto dal crollo del pino. Ora si sta aspettando il via libera dall’Enel che sta esaminando la situazione per poi consentire il taglio e lo smaltimento della pianta in assoluta sicurezza.

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