La Nuova Sardegna

Oristano

Pesca e ambiente

Il prefetto di Oristano: «Guardie giurate per vigilare nell’Area Marina Protetta del Sinis»

di Michela Cuccu

	Ricci di mare
Ricci di mare

Salvatore Angieri ha inoltrato la richiesta all’assessorato regionale all’Agricoltura: «Servono per affiancare le forze dell’ordine nei controlli». I pescatori di ricci chiedono progetti di ripopolamento della specie anche nell’Amp per poter lavorare dopo anni di fermo biologico

12 dicembre 2023
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Cabras Più vigilanza contro i pescatori abusivi nell’area marina protetta del Sinis. Quella è infatti l’unica zona dove la pesca dei ricci continua a essere vietata, mentre la Regione ha concesso la deroga in tutti i litorali sardi. Per scongiurare il rischio che quelle acque vengano saccheggiate dai pescatori abusivi, è intervenuto anche il prefetto Salvatore Angieri che oltre ad aver disposto un’ulteriore intensificazione dei controlli già in atto nell’Area Marina Protetta, svolti dalla Capitaneria di porto e dal Corpo forestale e di vigilanza ambientale, ha chiesto all’assessorato regionale all’Agricoltura di sostenere l’AMP nell’impiego di guardie giurate ittico-venatorie a supporto dell’attività delle forze dell’ordine.

La comunicazione è stata data oggi, martedì 12 dicembre, durante la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito a Oristano. All’attenzione c’erano le richieste dei ricciai di Cabras che, dopo quattro anni di fermo imposto dal ministero dell’Ambiente, vorrebbero riprendere l’attività anche nell’Area Marina Protetta. Le proposte non sono mancate e il comitato ha condiviso la proposta del sindaco di Cabras, Andrea Abis, di avviare un progetto specifico per la zona protetta per favorire la riproduzione delle specie e supportare i pescatori penalizzati dal divieto.

La proposta sarà portata, assieme a quella del prefetto di impiegare guardie giurate ittico-venatorie, all’esame dell’assessorato regionale all’Agricoltura. «Dopo pochi mesi mi occupo nuovamente delle problematiche del compendio ittico oristanese, consapevole dell’importanza del settore nel tessuto economico di questo territorio», ha detto il prefetto durante la riunione che ha visto la partecipazione dei vertici provinciali delle forze di polizia, i sindaci di Oristano e Cabras, l’amministratore straordinario della Provincia, Massimo Torrente, i rappresentanti dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, la Capitaneria di porto e il Corpo forestale.

«È stato un confronto aperto tra le istituzioni con l’obbiettivo di tener conto delle esigenze dei pescatori e della salvaguardia dell’ecosistema marino – ha proseguito il funzionario dello Stato –. Auspico un contributo sinergico di tutti gli attori istituzionali verso il rispetto delle regole a tutela dell’ambiente». Nella stessa riunione il Comitato ha dato parere favorevole al progetto per l’ampliamento del sistema di videosorveglianza presentato dal Comune di Cabras e finanziato con fondi propri, per la progressiva copertura delle aree della cittadina maggiormente esposte al rischio di fenomeni di degrado urbano e sociale.

Il prefetto ha espresso apprezzamento per «l’impegno dell’amministrazione comunale a investire in sicurezza» e ha ribadito «l’importanza strategica della videosorveglianza nella prevenzione e repressione della criminalità diffusa». Anche il Comune di Oristano porta avanti un progetto di costante incremento del sistema di videosorveglianza, che sarà presto esaminato dal Comitato. Il sindaco del capoluogo, Massimiliano Sanna, ha inoltre assicurato interventi specifici per potenziare l’illuminazione nella città e per la manutenzione del verde pubblico.

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