La Nuova Sardegna

Oristano

Trasporti

Prima il concerto di Mengoni poi il viaggio da incubo sul treno Cagliari-Olbia

di Enrico Carta

	Uno dei tanti treni affollati di questo periodo
Uno dei tanti treni affollati di questo periodo

Disagi sul convoglio delle 18.20 per i passeggeri che rientravano a casa dopo aver assistito agli eventi del Capodanno nel capoluogo sardo

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Oristano Prima il concerto, poi il disastro del rientro. Tornare da Cagliari in treno verso le altre destinazioni dell’isola nel giorno di Capodanno è stata un’impresa, perché Trenitalia si è fatta trovare impreparata di fronte a un pienone facilmente prevedibile. Chi scrive e racconta la situazione di disagio ha un ruolo pubblico, dal momento che Elisabetta Sanna è assessora alla Cultura del Comune di Samugheo. Ma non è in veste istituzionale che parla, bensì in quella di privata cittadina e affida a queste righe il resoconto di quanto accaduto ieri, 1° gennaio, sul treno Cagliari-Olbia che replica quanto già avvenuto nei giorni precedenti e più volte segnalato dagli utenti.

«In questo caso non scrivo come assessora, ma come utente di Trenitalia – esordisce Elisabetta Sanna –, sperando che segnalare i disservizi contribuisca a migliorare la nostra situazione di viaggiatori in Sardegna. Chiaramente quella di oggi (ieri per chi legge, ndr) è una situazione straordinaria, ma è sintomo dello stato in cui versa la nostra rete ferroviaria, vissuto soprattutto da chi come me viaggia spesso per lavoro servendosi del treno. Penso che migliorare la rete ferroviaria sarebbe un ottimo incentivo per stare in Sardegna, contribuendo a mitigare lo spopolamento».

Quindi racconta la sua disavventura del tutto identica a quella di altre decine di passeggeri saliti a bordo dello stesso treno. La maggior parte di loro aveva passato il Capodanno a Cagliari, attratto dalla possibilità di assistere in particolare al concerto di Marco Mengoni, tutti però dovevano rientrare a casa, dopo aver assistito ai vari spettacoli. Così scrive Elisabetta Sanna: «Nonostante le rimostranze della Regione e dell’assessore Moro, che in seguito a dei disservizi verificatisi il 10 dicembre 2023 nella tratta Cagliari-Olbia, aveva convocato per il 12 dicembre i vertici sardi di Trenitalia, la situazione non sembra per nulla migliorata. Il 1° gennaio alla stazione di Cagliari si sono presentati in tantissime e tantissimi alle 18.20 per prendere il treno per Olbia».

Il capoluogo gallurese era la destinazione ultima, ma su quel treno sono saliti o sarebbero dovuti salire anche tutti i passeggeri delle fermate intermedie tra cui ovviamente Oristano e poi quelli che invece dovevano tornare a Sassari o comunque nel nord Sardegna. Come spiega la stessa Elisabetta Sanna: «La maggior parte erano giovanissimi di rientro dal concerto di Mengoni. Una situazione che doveva essere dunque prevedibile e annunciata da tempo. Eppure Trenitalia si è fatta trovare impreparata. In stazione è arrivato infatti un treno con poche carrozze, troppo poche per contenere tutti. Risultato carrozze affollate con passeggeri in piedi. Alla partenza è stata chiesta comprensione ai passeggeri, ai quali è stata proposta l’alternativa bus per Oristano da prendere sulla via Roma. Alcuni passeggeri sono scesi. I passeggeri si sono lamentati col personale di bordo in maniera molto educata».

Queste sono alcune delle rimostranze rivolte al personale e riferite nella lettera: «Era una situazione prevedibile visto il concerto di Mengoni, come mai non sono state predisposte altre carrozze? Mi sono rifiutata sta volta di scendere e prendere il bus, perché la stessa situazione mi è capitata anche per il 1° maggio, per Sant’Efisio. Un’altra volta il treno era stato prenotato da una scolaresca, anche questo ha comportato disagi e le maestre si sono dovute sedere con i bambini». Poi continua il resoconto di un viaggio da incubo: «A parte i disagi comprensibili, per i quali il personale di bordo ha più volte chiesto scusa, c’è stato anche chi si è sentito male. Il treno nel suo percorso ha anche accumulato ritardi. Alla fine bastava semplicemente qualche carrozza in più. A tutto questo si aggiunge la patologica lentezza della rete ferroviaria sarda che, ancora nel 2024, ti permette di arrivare da Cagliari a Sassari in un tempo di tre o quattro ore».

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