La Nuova Sardegna

Oristano

Guardia Costiera

Pescava ricci di mare in una zona interdetta a Capo Frasca, multato un pescatore cagliaritano

di Enrico Carta

	Le cassette di ricci sequestrate
Le cassette di ricci sequestrate

L’intervento della Capitaneria di Porto di Oristano ha condotto al recupero di circa 1.500 esemplari che sono stati rimessi in mare. La sanzione è di 2.000 euro

01 febbraio 2024
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Oristano Il contrasto alla pesca illegale, nell’ottica non solo del rispetto delle leggi ma anche in quella della tutela ambientale, segna un altro punto a favore delle forze dell’ordine. Un pescatore professionale, beccato in flagrante con circa 1.500 esemplari, è stato multato con una sanzione da circa 2mila euro. Stavolta sono stati gli uomini della Guardia Costiera di Oristano, sotto il coordinamento del Reparto Operativo della Direzione Marittima di Cagliari, a compiere l’operazione. Da giorni erano stati intensificati i controlli lungo le coste avendo ben presente che la legge regionale per la pesca professionale del riccio di mare pone dei limiti strettissimi per preservare al massimo una risorsa ormai impoverita nelle coste della Sardegna.

Dopo svariati controlli, ieri, mercoledì 31 gennaio, la sala operativa della Capitaneria di porto di Oristano ha ricevuto una segnalazione da parte dei militari che sono di stanza del poligono di Capo Frasca. Indicavano la presenza di un’imbarcazione all’interno dell’area interdetta alla navigazione, a bordo della quale c’erano due persone. Secondo quanto i militari avevano intuito, i due stavano praticando la pesca del riccio di mare. Pochi attimi più tardi, il battello pneumatico G.C. B 171 della Capitaneria era già a Capo Frasca per fare le verifiche. Ancora pochi minuti e l’unità navale ha intercettato l’imbarcazione segnalata con a bordo un pescatore subacqueo professionale e un compagno che stava svolgendo il ruolo di barcaiolo.

È bastato il primo controllo per avere la conferma sul perché della loro presenza in zona. I due pescatori, entrambi del Cagliaritano, avevano già pescato circa 1.500 ricci di mare e li avevano suddivisi all’interno di tre ceste. I militari hanno contestato al pescatore subacqueo professionale l’attività illecita di pesca svolta all’interno di un’area interdetta alla pesca professionale e, contestualmente, hanno proceduto a sequestrare l’intera partita di prodotto ittico. I ricci erano ancora tutti vivi e per questo sono stati rimessi in mare più o meno nello stesso punto in cui erano stati prelevati, così come previsto dalla normativa regionale che ha recentemente regolamentato l’attività di pesca del riccio di mare per la stagione 2023/2024.

Al pescatore subacqueo è stata quindi elevata una sanzione amministrativa di 2.000 euro per aver effettuato attività di pesca professionale all’interno di zone vietate. La Capitaneria di Porto, concluso l’intervento, ricorda che l’attività di vigilanza e di controllo continuerà in tutta la giurisdizione di competenza avendo come finalità quella di verificare il rispetto della normativa sulla pesca non solo del riccio di mare, ma dell’intera filiera ittica, seguendo le direttive operative della Direzione Marittima di Cagliari.

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