Un po’ di lana e tanta generosità, così il gruppo Noi per gli altri di Cabras regala sorrisi
Il gruppo di volontarie confeziona prodotti per persone ricoverate, pazienti di chemioterapia e case per anziani
Cabras Sono più di 1.800 e hanno donato durante le scorse festività natalizie ai neonati e ai pazienti ricoverati negli ospedali, ma anche agli anziani delle case di cura e ai pazienti sottoposti a trattamenti chemioterapici, centinaia di lavori a mano, tutti di grande utilità, come scaldacollo, copertine, scaldagambe, cappellini e scialli. Le volontarie di Noi per gli altri però non si fermano e per il 2024 hanno già avviato nuove iniziative come la fattura di copertine per le signore sottoposte a chemioterapia e porta cellulari per la festa della mamma per le mamme dei bimbi in oncologia pediatrica e per le signore ricoverate nei reparti oncologici.
Il progetto è nato a Cabras e ha preso forma nell’ottobre 2022, quando Liana Musiu ha creato l’omonimo gruppo Facebook. Il gruppo, che è aperto a chiunque voglia aderire, conta oggi oltre duemila iscritti, in larga maggioranza donne, di cui più di 1.800 partecipano attivamente ai progetti di solidarietà. Questi ultimi ormai raggiungono tutta la Sardegna e spesso varcano anche il mare e arrivano da Taranto fino a Pordenone. Fra le volontarie ci sono sarde, italiane e straniere che lavorano in Italia, tutte unite dal desiderio di donare un sorriso ai neonati e a chi deve affrontare lunghe degenze. «Siamo donne di tutte le estrazioni sociali – spiega Liana Musu –. Quando si decide per un’iniziativa, tutte le collaboratrici mandano a me, a Cabras, dove si trova la sede operativa, i lavori che realizzano. Io inoltre curo i rapporti con le strutture e gli ospedali e coordino il lavoro. Quando ricevo il materiale, mi occupo di spedirlo in tutta Italia, mi accerto che arrivi a destinazione e quando ho il riscontro, pubblico tutto nel gruppo social. Molte volte sono gli stessi medici o i responsabili delle strutture a ringraziarci».
Dal 2022 sono stati realizzati diversi progetti. «L’ultimo per l’Epifania, quando abbiamo fatto le calze della befana per i bambini ricoverati. Abbiamo donato diverse centinaia di calzine, molte per vicinanza geografica a Oristano, ma siamo arrivati al Parco verde di Caivano, a Napoli, all’Ospedale di Pordenone, a quelli di Taranto, Ancona e Torino. Toccchiamo diverse regioni per portare un messaggio di festa ai bambini. Il gruppo di volontarie è molto attivo e tutto quello che viene consegnato è dimostrato e registrato». Successivamente le volontarie hanno preparato 110 scaldagambe per il Centro dialisi di Olbia, già consegnate, e 250 copertine per i nidi degli ospedali, che stanno progressivamente spedendo a varie strutture.
«Si tratta di oggetti molto richiesti – spiega la coordinatrice del gruppo, Liana Musiu –. Tutto quello che facciamo è concordato e richiesto dalle strutture. Ultimamente stiamo realizzando lavori per donne e uomini che devono affrontare la chemioterapia. Doniamo loro scaldacollo e scialli. Inoltre, realizziamo le borsette antidrenaggio che in commercio non si trovano. Sono tutte cose molto apprezzate. In futuro vorremo raggiungere anche le donne detenute in carcere». E chi volesse aderire e aiutare «può contattarmi attraverso Facebook o su Messenger e dare il suo contributo anche acquistando un semplice gomitolo di lana. Ci vengono commissionati tanti lavori, e la materia prima, la lana, che oggi ha un costo significativo, è sempre utile», conclude Liana Musu.