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Oristano

Stalking

Oristano, nonostante il divieto si avvicina alla ex compagna e la aggredisce: arrestato


	Una volante della polizia
Una volante della polizia

Uno dei primi casi di fermo in flagranza differita, previsto dalla nuova legge

07 marzo 2024
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Oristano La Polizia ha tratto in arresto un giovane resosi responsabile dei delitti di atti persecutori, percosse e violazione di domicilio ai danni della ex compagna nonché della violazione del divieto di avvicinamento alla persona offesa e dell’obbligo di dimora nel proprio comune di residenza, misure cautelari adottate nel corso di un procedimento penale già in corso per reati analoghi. Gli operatori dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, a seguito di richiesta sulla linea di emergenza da parte della vittima, raggiungevano rapidamente l’abitazione della giovane donna dove apprendevano che la donna poco prima era stata aggredita dal proprio ex compagno che si era dato poi alla fuga.

Gli operatori delle Volanti, appresa la notizia e affidata la giovane alle cure dei sanitari chiamati sul posto, si ponevano alla ricerca dell’uomo, rintracciandolo poco dopo nelle vicinanze della casa, riconoscendolo anche grazie alla descrizione fornita e alle fotografie effettuate dalla donna con il proprio telefono cellulare.

Le indagini immediatamente avviate insieme con il personale specializzato della seconda sezione della Squadra Mobile, consentivano di procedere all’immediato arresto dell’uomo.

Quanto avvenuto costituisce una delle prime applicazioni della più recente normativa di contrasto alla violenza di genere, che ha previsto l’applicabilità dell’istituto dell’arresto in flagranza differita nei confronti degli autori dei delitti di Maltrattamenti contro familiari e conviventi, di Atti persecutori o di Violazione delle misure cautelari dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. L’istituto della flagranza differita consente infatti di procedere all’arresto anche sulla base di documentazione videofotografica o altra documentazione legittimamente ottenuta da dispositivi di comunicazione informatica o telematica dalla quale emerga inequivocabilmente la sussistenza del reato. In questo caso l’arresto è stato possibile grazie alle foto scattate dalla ragazza poco prima di subire l’aggressione, prontamente consegnate agli investigatori che, sulla scorta della nuova normativa, le hanno potute utilizzare per eseguire la misura precautelare nei confronti del giovane che è stato così subito condotto in carcere; allo stesso è stata anche notificata la misura di prevenzione dell’ammonimento del Questore per violenza domestica.

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