La Nuova Sardegna

Oristano

La petizione

Raccolta di firme a Terralba per intitolare una via alla storica ostetrica Barbara Martinelli

di Michela Cuccu

	Barbara Martinelli col marito
Barbara Martinelli col marito

Per decenni è stata un punto di riferimento per la comunità: fece nascere oltre 7mila bambini. Ecco la sua storia

13 marzo 2024
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Terralba Fece nascere 7.000 bambini, ora molti di quei bambini di un tempo vorrebbero che il Comune le dedicasse una via. È partita nei giorni scorsi la raccolta di firme promossa dall’associazione Granate Rosa da consegnare in Comune per chiedere l’intitolazione di una via a Barbara Martinelli, ostetrica nel Terralbese per mezzo secolo e scomparsa nel 2001. «Mia madre era nata a Mirabello Sant’Agostino in provincia di Ferrara e aveva studiato a Bologna – racconta Fausto, uno dei figli, Fausto –. Arrivò in Sardegna, dove la figura dell’ostetrica professionale non esisteva ancora e le partorienti venivano aiutate da altre donne con una certa pratica, ma senza una precisa preparazione».

La prima destinazione fu il Gerrei. «Mia madre – ricorda – ci raccontava che le diedero un cavallo per spostarsi da un paese all’altro e una pistola per difendersi dagli animali selvatici. Un parroco le donò un vocabolario sardo-italiano per consentirle di avere un minimo di comunicazione con le donne che doveva assistere». In quegli anni Barbara Martinelli si sposò con Ottavio Fantelli, anche lui del Ferrarese. Racconta Fausto: «Il matrimonio si fece per procura: mio padre era stato infatti richiamato a combattere in Africa». Dopo il Gerrei, la signora Barbara lavorò a Pula, a Cagliari e infine, nel 1942, vinse un concorso e divenne ostetrica titolare a Terralba dove si trasferì con il marito.

In questa zona non usò più il cavallo per spostarsi, ma la bicicletta. «Ne consumò ben sette prima di decidersi a prendere la patente e spostarsi in automobile», racconta ancora il figlio, ricordando di quando sua madre si doveva assentare da casa anche per più giorni. All’epoca il tasso di natalità era certamente molto più alto e non era raro che capitasse che mentre lei era in casa di una partoriente, venisse chiamata contemporaneamente ad assistere la nascita di un bambino in un altro paese. E lei si doveva spostare, di giorno o di notte, con il sole o con la pioggia. Doveva esserci perché all’epoca i bambini nascevano rigorosamente in casa e lei era il punto di riferimento di ogni madre della zona.

La sua dedizione al lavoro e la capacità di comunicare – a Terralba tutti ricordano di quel suo sardo pronunciato con l’accento emiliano – fecero di Barbara Martinelli un’autorità anche oltre i confini del paese. Lo dimostra il fatto che per più di vent’anni fece parte della commissione di esame per i concorsi da ostetrica. Soprattutto, era una figura chiave per le donne di tutto il circondario. Era lei che dava consigli persino riguardo l’igiene intima. Senza di lei allora non si poteva concepire la nascita di un bambino. Andò in pensione nel 1985, continuando a essere un punto di riferimento per tanti. Nell'estate del ’90 i volontari che stavano portando una partoriente all’ospedale di Oristano sapevano però che di lei potevano sempre fidarsi e quando la bimba cominciò ad affacciarsi puntarono senza esitazione il muso dell'ambulanza verso la casa della signora Martinelli.

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