Arborea, patteggia una pena dopo l’accusa di molestie, e dovrà seguire anche corsi di recupero
L’uomo obbligato a frequentare un centro dedicato ad autori di maltrattamenti
Arborea Patteggia un anno e mezzo e beneficerà della sospensione condizionale della pena, dovrà però frequentare un centro per adulti autori di maltrattamenti. È quanto deciso dal giudice Salvatore Carboni che ha ratificato l’accordo tra il pubblico ministero Silvia Mascia e l’avvocato difensore Fabio Costa.
La vicenda somiglia in tutto e per tutto alle tante che stanno venendo a galla e ha origini in ambito domestico, dove il marito costringeva la compagna a subire una serie di violenze verbali e psicologiche che avvennero anche di fronte alla presenza dei figli minori. A rompere la spirale di violenza fu l’allontanamento volontario dalla casa coniugale della signora, ormai decisa a non sopportare oltre le angherie del marito capace di continue scenate di gelosia e di imporre quasi una clausura alla donna. Le veniva infatti impedito di uscire di casa e veniva obbligata a non frequentare altre persone al di fuori del nucleo familiare. I pedinamenti e i controlli erano ossessivi e dentro casa le scenate erano frequenti. Portavano al danneggiamento di mobili e oggetti e agli insulti pesanti nei confronti della moglie. A questi bisognava aggiungere le minacce e, in qualche occasione, anche le violenze fisiche con strattoni e spintoni. Come mezzo di ricatto usava poi la subdola minaccia di ammazzarsi, arrivando a puntare contro se stesso un grosso coltello da cucina. Quando poi la moglie decise di interrompere la relazione e di cambiare casa, portando con sé i due figli, il marito si appostò lì davanti facendo sentire la sua presenza come una minaccia incombente. Denunciato e finito sotto inchiesta, ha scelto quindi di patteggiare la pena con l’aggiunta della frequentazione del centro per adulti autori di maltrattamenti.