La Nuova Sardegna

Oristano

Sanità

Asl e sindaci difendono gli ambulatori straordinari: «Gli ASCoT unica risposta alla carenza di medici di base»


	La riunione tra l'Asl e i sindaci del Distretto sanitario di Ales-Terralba
La riunione tra l'Asl e i sindaci del Distretto sanitario di Ales-Terralba

Il progetto pilota partito nel 2023 continuerà a garantire l’assistenza sanitaria ai pazienti che sono rimasti senza il medico di famiglia

06 maggio 2024
2 MINUTI DI LETTURA





Ales Tutti d’accordo nel seguire la linea tracciata sino a che non arriveranno tempi migliori. Per ora non c’è alternativa alla carenza di medici di base e quella degli Ambulatori straordinari di continuità territoriale resta l’unica soluzione a un problema più generale che investe tutta la Sardegna. «Il progetto pilota degli Ascot avviato dall’Asl 5 di Oristano poco più di un anno fa è da sostenere e da portare avanti, perché al momento rappresenta l’unica risposta efficace alla crisi della medicina territoriale, che riguarda tutta la nazione», è in sintesi l’esito su cui hanno concordato la direzione generale della Asl di Oristano e i primi cittadini del distretto sanitario di Ales-Terralba durante la riunione della conferenza dei sindaci dello stesso distretto sanitario della Marmilla e del Terralbese, che si è svolta stamani, lunedì 6 maggio, nel poliambulatorio di Ales.

Gli Ascot Sono ventisei gli ASCoT attivi in tutto il territorio dell’Oristanese. Diversi sindaci hanno esposto le loro richieste per migliorare ancora di più questo servizio a disposizione di quei cittadini che sono rimasti senza medico di base. «Il sistema degli ASCoT, che si basa sull’adesione volontaria dei medici, viene costantemente monitorato dalla direzione generale e dai nostri uffici e si interviene anche con correzioni e modifiche, dove se ne palesi la necessità», ha detto il direttore generale della Asl 5, il dottor Angelo Maria Serusi, presente alla riunione di Ales con il direttore socio-sanitario dell’azienda sanitaria oristanese, il dottor Alessandro Baccoli direttore della Struttura Semplice Integrazione Ospedale-Territorio, la dottoressa Marilena Muggianu, il direttore del distretto di Ales-Terralba, il dottor Andrea Floris e il direttore del servizio tecnico della Asl 5, l’ingegner Daniele Saba.

Gli sforzi sono stati apprezzati dai sindaci, che hanno ribadito l’importanza del progetto pilota. «Il servizio offerto dagli ASCoT è fondamentale in questo momento per i cittadini dei nostri territori – ha sottolineato il sindaco di Ales Francesco Mereu, presidente della conferenza del distretto socio-sanitario di Ales-Terralba –. Siamo pronti a sostenerlo e a difenderlo».

I lavori L’ingegnere Daniele Saba ha informato i sindaci sullo stato di attuazione di alcuni progetti: «Per la casa della salute di Terralba siamo nella fase conclusiva della progettazione definitiva, poi si passerà alla conferenza dei servizi e al progetto esecutivo. Per il poliambulatorio di Mogoro siamo nella fase del progetto esecutivo e presto verranno appaltati i lavori, che dureranno circa sei mesi. Siamo infine nella fase della progettazione per l’intervento di sistemazione dei locali della guardia medica di Baressa».

In Primo Piano
L’isola a secco

Dramma siccità, a Budoni «caccia alle streghe» verso chi usa l'acqua

di Paolo Ardovino
Le nostre iniziative