La Nuova Sardegna

Oristano

Economia circolare

A Cabras 94 chili di tappi di plastica diventano righelli e portachiavi

di Paolo Camedda

	Il recupero della plastica con il progetto Circol8
Il recupero della plastica con il progetto Circol8

Sono stati trasformati in una serie di altri oggetti grazie al progetto Circol8 che ha coinvolto gli alunni della scuola primaria

21 maggio 2024
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Cabras Novantaquattro chili di tappi di plastica raccolti nella cittadina lagunare saranno trasformati in righelli, reggilibro, portachiavi, sgabelli e altri oggetti utili. Si chiama "-Circol8 ed è il progetto di rete sul tema delle plastiche e dell’economia circolare finanziato dal ministero della Difesa dell’ambiente e recentemente sposato dall’Area Marina Protetta Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e dal Centro per l’educazione ambientale e la sostenibilità Sant’Eru Capo Mannu di San Vero Milis. L’obiettivo è creare fra gli studenti delle scuole e all’interno delle comunità una consapevolezza sulle problematiche dello smaltimento delle plastiche, sui rischi connessi all’inquinamento del mare (marine litter) e a sensibilizzare sulla riduzione dell’uso della plastica, che, invertendo la tendenza in atto, può trasformarsi da rifiuto a risorsa.

Il progetto ha vissuto una prima fase in cui sono state posizionate in alcune zone di Cabras, fra cui scuole, attività di somministrazione di alimenti e bevande, strutture ricettive ed edifici comunali, venti stazioni di raccolta dei tappi che nascono per chiudere le bottiglie di plastica. La raccolta ha prodotto un totale di 94 chili di tappi solo nella cittadina lagunare, che sono stati poi disinfettati e smistati per tipologia e colore attraverso una seconda fase di laboratorio. Venerdì scorso c’è stata la terza fase, in cui le studentesse e gli studenti delle quinte classi della scuola primaria dell’istituto comprensivo di Cabras hanno visto con i loro occhi come dai rifiuti possono prendere vita nuovi oggetti e hanno contribuito loro stessi a realizzarli.

Sotto la guida del personale della cooperativa Nel Sinis, incaricata per la realizzazione del progetto, e in presenza degli amministratori e della dirigenza dell’Area Marina, i ragazzi hanno infatti potuto utilizzare i macchinari attraverso i quali hanno prima macinato i tappi, quindi fuso la plastica tritata e realizzato, attraverso un apposito stampo, tanti righelli colorati da poter impiegare poi sui banchi di scuola. Circol8 è un esempio concreto della cosiddetta economia circolare: prevede una produzione e un consumo che implicano condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, condizionamento e riciclo dei materiali esistenti, cosicché vivano il più a lungo possibile. In questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo.

Le successive fasi dell’iniziativa prevedono anche un incontro di presentazione e distribuzione del kit del navigante ai diportisti, pescatori e operatori della nautica che svolgono la loro attività nelle acque dell’Amp e nel Golfo di Oristano, in modo da favorire e incentivare esperienze di navigazione maggiormente sostenibili. Il kit del navigante comprenderà un decalogo adesivo delle buone pratiche, stoviglie compostabili, un panno assorbente per sentina, un sacchetto per alimenti in cotone, materiale informativo sull’ambiente, luffa (spugna vegetale), una borraccia in acciaio, un posacenere in bambù, sapone naturale e una sacca contenitore in juta.

L’incontro con i diportisti è in programma il 14 giugno a Mare Morto al molo galleggiante dell’Amp Sinis e sarà condotto dal personale della Cooperativa Penisola del Sinis. Nell’occasione saranno trasmessi i contenuti relativi all’inquinamento antropico e alla perdita della biodiversità marina. Inoltre si parlerà delle tecniche di navigazione da adottare nelle acque dell’Area marina. Lo scopo è avviare una reciproca condivisione delle criticità e dei punti di forza e definire i migliori comportamenti da adottare in materia di tutela e conservazione dell’ecosistema marino costiero.

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