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Bosa, lo scontro fra Poste e Comune approda in consiglio comunale

Bosa, lo scontro fra Poste e Comune approda in consiglio comunale

La non riapertura dell’ufficio postale nelle ore pomeridiane diventa un caso politico: secondo la Spa non ci sarebbero i presupposti per ripristinare il servizio

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Bosa L’apertura pomeridiana dell’ufficio di Poste italiane a Bosa approda in consiglio comunale e sarà il secondo punto all’ordine del giorno nella riunione convocata dal sindaco e dal presidente del consiglio comunale Alfonso Marras, per giovedì 24 ottobre dalle 11 del mattino, dopo il primo punto dedicato alla “nomina del revisore contabile dell’ente locale” per il triennio da ottobre 2024 allo stesso mese del 2027. “Gravi disservizi sull’apertura pomeridiana dell’ufficio postale”: dai comunicati stampa, insomma, si passerà alla fase amministrativa, in quello che appare a tutti gli effetti come un braccio di ferro tra Comune e Poste Italiane.

Inaugurato dal sindaco Marras ad agosto di quest’anno, con la richiesta formale alla direzione territoriale competente della Spa di riaprire le porte dell’ufficio di via Pischedda anche nelle ore pomeridiane, in modo da diradare le lunghe code agli sportelli che si formano al mattino, la motivazione più forte. A settembre arriva, durante una videoconferenza, la risposta: «Per Poste italiane non ci sono i presupposti per ripristinare il servizio pomeridiano a Bosa, anche se la Spa si impegna a monitorare e valutare la situazione». Un “no” che, in un successivo comunicato, si traduce in una dura controreplica del sindaco che annuncia battaglia, lamentando anche una serie di disservizi segnalati dai cittadini. (Al.Fa.)

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