La Nuova Sardegna

Oristano

L’indagine della Forestale

Diede fuoco a un cumulo di rifiuti, denunciato per incendio colposo

di Enrico Carta
Diede fuoco a un cumulo di rifiuti, denunciato per incendio colposo

Sotto accusa un pescatore di 52 anni per un rogo divampato la scorsa estate

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Santa Giusta È un pescatore di 52 anni di Oristano il responsabile dell’incendio che la scorsa estate, oltre ad aver mandato in cenere diverse centinaia di metri quadri di vegetazione di particolare pregio ambientale, aveva raggiunto alcune aree del Consorzio Industriale, in particolare quelle a ridosso del porto, e aveva costretto le forze dell’ordine a chiudere la strada provinciale 97. È l’esito dell’indagine appena conclusa che ha portato alla notifica dell’avviso di garanzia al pescatore che ora deve rispondere di incendio colposo e smaltimento illecito di rifiuti con l’uso del fuoco. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, anziché eseguire le regolari procedure di smaltimento, aveva deciso di dare alle fiamme un cumulo di rifiuti per sbarazzarsi di essi. Li aveva infatti scaricati in una strada chiusa e, per cancellare eventuali elementi che potessero ricollegarlo all'abbandono illegale, aveva dato fuoco al materiale accatastato. Poi se n’era andato lasciando la zona e non preoccupandosi del fatto che le fiamme fossero incustodite.

L’incendio aveva lambito strade ad alta densità di traffico, come la Strada Provinciale 97, e altre vie di comunicazione interne al Consorzio Industriale utilizzate per lo più a servizio dell’area portuale di Oristano-Santa Giusta, interessando anche alcune fasce umide della Zona speciale di conservazione di Cirras. Fortunatamente l’allarme e l’intervento delle forze dell’apparato regionale antincendio erano stati tempestivi, tanto più che per spegnere il rogo era stato utilizzato anche un mezzo aereo che aveva così evitato che il rogo si espandesse ulteriormente, limitando i danni alla vegetazione e il pericolo per la circolazione stradale. Una volta spente le fiamme, erano partite le indagini a opera della stazione di Marrubiu e del Nucleo investigativo dell'Ispettorato di Oristano del Corpo Forestale. Per il reato di incendio colposo il pescatore, che già in passato aveva avuto diverse sanzioni e denunce per abbandono di rifiuti, rischia la reclusione da uno a cinque anni oltre la pena dai due ai cinque anni di reclusione previsti per chiunque appicchi il fuoco a rifiuti abbandonati o depositati in maniera incontrollata.

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